161 anni dalla prima convenzione di Ginevra, la Croce Rossa italiana ribadisce l’importanza dei diritti umani

22.08.2025 12:36
161 anni dalla prima convenzione di Ginevra, la Croce Rossa italiana ribadisce l'importanza dei diritti umani

La violazione dei diritti umani al centro del discorso della Croce Rossa Italiana

ROMA – Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, ha espresso preoccupazione per la “normalizzazione della violazione dei diritti umani” in contesti di conflitto, nel corso del 161esimo anniversario della prima firma della Convenzione di Ginevra, sottoscritta nel 1864 da dodici paesi europei. In un contesto globale segnato da conflitti come l’invasione a Gaza City e la guerra in Ucraina, Valastro ha sottolineato che “il 22 agosto ha per noi tutti un sapore amaro”, evidenziando l’aumento delle crisi umanitarie e la violenza diretta contro la popolazione civile e gli operatori umanitari, riporta Attuale.

“Sono oltre 50 i nostri colleghi uccisi dagli attacchi nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto Valastro, rimarcando che nella stessa area quasi 20mila bambini hanno perso la vita e altri 300mila rischiano la malnutrizione. Queste tragedie non sono isolate, ma sono solo una parte dei più di cento conflitti attivi nel mondo.

Il presidente ha anche ricordato che la Convenzione di Ginevra era un documento innovativo, ispirato dalle idee di Henry Dunant, che stabiliva regole universali per la protezione delle vittime nei conflitti. “Venivano previsti l’obbligo di estendere senza discriminazione le cure a tutti i militari feriti e malati e il rispetto del personale medico e delle attrezzature sanitarie, riconoscendo l’Emblema della Croce Rossa come simbolo di neutralità”, ha dichiarato.

“A 161 anni dall’adozione della Convenzione”, ha avvertito Valastro, “viviamo un momento in cui l’assistenza ai civili e alle vittime non è garantita, dove si spara sulla Croce Rossa e dove la popolazione non ha accesso agli aiuti. Davanti a tutto ciò, questo anniversario ci fa comprendere ancora di più l’importanza di difendere i valori e i princìpi che cambiarono per sempre la storia del mondo il 22 agosto del 1864. Non accetteremo mai la violenza come mezzo o compromesso, e continueremo a essere presenti ovunque ci sia bisogno di aiuto, assicurando che chi viene ferito e necessita di cure trovi nel nostro Emblema una certezza: noi siamo l’Umanità e ribadiamo che i diritti umani, la vita e la dignità delle persone non hanno eccezioni.”

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