Le recenti sfide di Zelensky sul palcoscenico internazionale
L’AIA – Il comunicato finale del vertice dell’Aia segna un cambiamento significativo per Volodymyr Zelensky. Nel 2024, a Washington, i leader mondiali avevano promesso che il percorso dell’Ucraina verso l’adesione alla Nato fosse “irreversibile”. Tuttavia, con la presenza di Donald Trump al vertice di ieri, la nuova realtà si è fatta evidente: per i prossimi tre anni, il binario dell’adesione all’alleanza atlantica sembra allontanarsi per l’Ucraina, riporta Attuale.
Nel documento conclusivo è stata rimossa qualsiasi menzione diretta all’invasione russa. Sebbene il sostegno a Kiev rimanga, viene meno il richiamo alle responsabilità di Vladimir Putin. Zelensky era consapevole delle dinamiche che lo attendevano all’Aia, ma ha scelto di partecipare ugualmente. Ha cercato un incontro bilaterale con Trump, che è stato accordato, e i due hanno discusso per circa quaranta minuti.
Zelensky ha iniziato la conversazione riconoscendo il successo dell’operazione americana in Medio Oriente, sottolineando l’importanza per Kiev di privare l’Iran del suo supporto militare a Mosca. Inoltre, ha espresso il suo scetticismo riguardo a un vero negoziato con il Cremlino, poiché i colloqui attuali sono limitati a questioni di scambio di prigionieri.
I dirigenti ucraini rimangono fiduciosi nella capacità di difendere il proprio territorio, ma avvertono che hanno urgente bisogno di equipaggiamenti militari, in particolare missili per la contraerea. Zelensky ha chiarito che non si aspetta doni, ma è disposto ad acquistarli. Tuttavia, Trump ha fatto sapere che la disponibilità del Pentagono a fornire ulteriori missili Patriot è limitata, poiché una parte considerevole delle scorte è già stata inviata ad Israele.
L’incontro ha portato a risultati nel campo dell’intelligence: gli Stati Uniti hanno ripreso a fornire informazioni dettagliate sui movimenti delle forze armate russe agli ucraini. In risposta alle necessità finanziarie dell’Ucraina, il Tesoro statunitense si è impegnato a coprire una porzione significativa del deficit previsto per il 2025, stimato in circa 38 miliardi di dollari.
Dopo il colloquio con Trump, Zelensky ha avuto incontri anche con altri leader europei, tra cui Giorgia Meloni e Emmanuel Macron. Hanno discusso come coordinare l’aiuto militare e intensificare le sanzioni contro Mosca, elementi chiave del vertice europeo previsto. Nei primi sei mesi del 2025, Europa e Canada hanno già trasferito circa 35 miliardi di euro a Kiev, con l’intenzione di superare gli approvvigionamenti dell’anno precedente.
In ogni caso, i Paesi Nato potranno considerare il valore delle armi inviate all’Ucraina per calcolare le loro spese per la difesa, che devono raggiungere il 5% del Prodotto interno lordo. La situazione attuale richiede un approccio strategico e coordinato per affrontare le sfide future e garantire la sicurezza dell’Ucraina nel contesto globale.