Terremoti ai Campi Flegrei: Riflessioni sul recente evento sismico
Napoli, 30 giugno 2025 – Un forte boato ha preceduto una scossa intensa e inusuale, la quale ha scosso l’area dei Campi Flegrei dopo un lungo periodo di calma sismica, un evento che non si verificava da oltre quarant’anni. Francesco Di Vito, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha affermato: “Non osserviamo una discontinuità rilevante nel comportamento della caldera. La magnitudo del terremoto, che ha raggiunto 4.6, rientra nelle normali dinamiche delle crisi bradisismiche in corso”. Riporta Attuale.
Di Vito ha spiegato che l’area non registrava scosse da tempo e che, di conseguenza, il sistema geologico aveva accumulato stress che ha portato a una liberazione significativa di energia. La scossa ha avuto un epicentro leggermente spostato verso il golfo, in direzione di Bacoli. “Prevedo che a breve ci sarà un contatto con il sindaco”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza della comunicazione tra le istituzioni.
Riguardo alla possibilità di eventi sismici più forti in futuro, il presidente dell’Ingv non ha escluso nessuna eventualità: “Non possiamo prevedere terremoti, il nostro compito è monitorare i parametri del sistema e comunicare in modo preciso lo stato attuale”. Ha rassicurato che, nonostante il periodo di silenzio sismico precedente a questo evento, non ci sono attualmente indicatori di un’evoluzione verso scenari più gravi.
Di Vito ha anche sottolineato l’importanza della comunicazione del rischio sismico, evidenziando il suo impegno personale. “La comunicazione è una componente essenziale della nostra missione. Non basta gestire la crisi dal punto di vista tecnico; è fondamentale chiarire ciò che sta accadendo con un linguaggio preciso e trasparente, evitando di generare panico o rassicurazioni infondate. Il linguaggio scientifico è basato su probabilità, ma il nostro dovere istituzionale è di esporre i fatti per come sono”.
