Il ministro ha sconfessato l’operato dell’ambasciatore europeo coinvolto nella missione che si è conclusa in modo problematico, definendo la situazione «eccesso di zelo». Questa questione ha preso forma attorno all’incidente diplomatico con la Libia, dove la missione fallita, culminata con l’ordine categorico per Matteo Piantedosi e gli altri ministri europei di abbandonare l’aeroporto libico, non è stata gestita dall’Italia, bensì dall’Unione Europea. A quanto pare, è stato l’ambasciatore Ue Nicola Orlando a dialogare con i funzionari libici. Nonostante ciò, l’espulsione dei tre ministri dall’aeroporto di Benata, incluso Piantedosi, ha suscitato molte polemiche in Italia, considerati i legami privilegiati tra Roma e il governo di Khalifa Haftar, specialmente riguardo ai respingimenti e ai trattamenti dei migranti in territorio libico. Per chiarire la situazione, Piantedosi ha rilasciato un’intervista al Tg1 il 9 luglio, sostenendo che i rapporti continuano: «L’incontro è stato annullato a causa di un risentimento libico legato a un eccesso di zelo di alcuni rappresentanti europei. La prima parte della visita era andata molto bene, con incontri proficui. Se qualcuno spera di festeggiare per questo evento, si sbaglia: continueremo a combattere contro i trafficanti di esseri umani». Ha aggiunto: «Nonostante l’incidente, pur grave, che non è stato gestito dal nostro lato, non comprometterà la collaborazione di lungo corso con la Libia.» riporta Attuale.
Cosa è successo
Secondo le ricostruzioni, l’ambasciatore Orlando avrebbe espresso il suo malcontento poiché, al momento dell’arrivo della delegazione, che includeva il Commissario europeo per le Migrazioni Magnus Brunner, Piantedosi, e i ministri dell’Interno di Malta e Grecia, erano presenti alcuni fotografi pronti a immortalare l’incontro con figure non di primissimo piano del governo di Bengasi. Ciò avrebbe potuto generare frizioni con l’autorità legittima di Tripoli, l’unico governo riconosciuto a livello internazionale, guidato da Abdul Hamid Dbeibah, che nel corso della giornata aveva già avuto un incontro con la delegazione del Team Europe. Anche se l’Italia non portava la responsabilità diretta nell’incidente, la nazionalità italiana dell’ambasciatore e la presenza di Piantedosi potrebbero sollecitare una reazione da parte di Bengasi, con particolare attenzione sulle possibili crescite delle partenze dalla Cirenaica nel Mediterraneo.