Carlo Martelli e moglie aggrediti da banditi: “La paura resta, come le ferite fisiche”

18.08.2025 03:15
Carlo Martelli e moglie aggrediti da banditi: "La paura resta, come le ferite fisiche"

Due uccisioni a Lanciano: un agguato violento alla ricerca di una cassaforte inesistente

Lanciano (Chieti), 18 agosto 2025 – Due persone sono state brutalmente uccise in un agguato avvenuto nella loro villa, mentre i criminali cercavano senza successo una cassaforte. Le vittime, Carlo Martelli, 75 anni, chirurgo in pensione, e sua moglie Niva Bazzan, sono state sequestrate e picchiate per oltre due ore dalla banda di giovani tra i 20 e i 30 anni, riporta Attuale.

Durante l’attacco, a Niva è stato tagliato il lobo dell’orecchio destro, mentre il loro figlio disabile è stato risparmiato. Gli aggressori, provenienti dall’estero, hanno dimostrato una brutalità incredibile, lasciando la coppia traumatizzata e segnando in modo indelebile le loro vite.

Il Dottor Martelli ha recentemente condiviso i suoi pensieri riguardo all’incidente, rivelando che la paura è diventata parte della sua vita quotidiana. “La paura resta comunque e non passerà mai. La sera, se c’è un’auto che gira in un modo strano di fronte a casa, uno si mette in allarme”, ha dichiarato, esprimendo un senso di ansia persistente. Le sue ferite fisiche, tra cui cicatrici visibili e una frattura cervicale, sono un costante promemoria dell’orrore vissuto.

Sebbene abbia dovuto affrontare gravi conseguenze fisiche e psicologiche, Martelli ha scelto di non seguire il processo giudiziario legato al crimine. “Non abbiamo mai voluto, fin dall’inizio. Lo avevamo cancellato dalla mente già allora. Abbiamo scelto di non interessarcene”, ha affermato, rivelando una volontà di distacco per preservare la propria salute mentale.

Martelli, attualmente presidente dell’Anfass a Lanciano e padre di un ragazzo disabile, ha anche condiviso altre frustrazioni sociali. “Oggi le persone con disabilità sono completamente trascurate. Da tre anni sto combattendo una battaglia per un posto di mare, non ho ottenuto nulla”, ha lamentato. Queste parole evidenziano l’ampiezza delle sfide che affronta non solo a livello personale, ma anche nella sua lotta per i diritti delle persone con disabilità.

Sebbene il suo umore non sia cambiato significativamente, è stato costretto ad adattarsi alla nuova realtà. “Ho imparato: non cambio la macchina, non compro gioielli, non compro niente. Ma ho la stessa mentalità di prima”, ha concluso, dimostrando una resilienza notevole di fronte a una vita profondamente segnata dalla paura e dalla violenza.

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