L’esercito russo conquista due città nella regione di Dnipro, segnale di una situazione complessa per l’Ucraina

27.08.2025 08:05
L'esercito russo conquista due città nella regione di Dnipro, segnale di una situazione complessa per l'Ucraina

Avanzamento russo nella regione di Dnipro: conquistate due piccole città

Martedì, l’esercito russo ha avanzato nella regione di Dnipro, nel’est dell’Ucraina, conquistando le piccole città di Zaporizke e Novohryhorivka. Questo rappresenta la prima volta in tre anni e mezzo di conflitto che le truppe russe hanno ottenuto un progresso significativo in questa area, nonostante le due località abbiano una popolazione di appena un centinaio di abitanti e non abbiano valore strategico. Il riconoscimento dell’avanzata è arrivato anche da parte dell’Ucraina, dopo che Mosca ha affermato questa settimana di aver preso il controllo, riporta Attuale.

Prima dell’inizio della guerra, la regione di Dnipro ospitava oltre tre milioni di abitanti e costituiva la seconda area industriale del paese, dopo il Donbas. In risposta alla conquista delle due città, l’esercito ucraino ha negato la perdita di controllo, affermando che gli scontri sono ancora in corso. Al contrario, il sito Deepstate, gestito da volontari ucraini, ha confermato l’avanzamento russo, fornendo aggiornamenti sulla situazione grazie a contatti con forze militari ucraine.

Attualmente, la Russia controlla più del 20% del territorio ucraino, in particolare nel sud-est e in quattro regioni (oblast): Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Nel 2022, Mosca ha annesso queste regioni in un referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale, ma solo la regione di Luhansk è completamente sotto il controllo russo. Le altre tre aree sono soggette a controlli solo parziali.

Nonostante la regione di Dnipro non sia tra quelle rivendicate dal regime di Vladimir Putin, potrebbe diventare un “fronte secondario”, dato l’interesse strategico della Russia a espandere il proprio territorio. Inoltre, la conquista di nuovi territori potrebbe rientrare in una logica di “scambio di territori” proposta nel recente incontro con Donald Trump, per promuovere una risoluzione al conflitto.

La Russia ha dichiarato di essere disposta a cedere piccoli appezzamenti di terra agli ucraini in cambio di territori conquistati altrove, come quelli nella regione di Kharkiv. Tuttavia, le trattative per porre fine alla guerra sono attualmente stagnanti, anche dopo il primo incontro tra Trump e Putin, suggerendo che il regime russo non sia realmente impegnato nel dialogo.

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