Bolsonaro, la verità si avvicina: il Brasile è in ansia per il processo

28.08.2025 11:45
Bolsonaro, la verità si avvicina: il Brasile è in ansia per il processo

Bolsonaro, l’ora della verità si avvicina. E il Brasile trema di nuovo

Un settembre infuocato si preannuncia in Brasile, poiché si avvicina l’ora della verità per Jair Bolsonaro, in arresti domiciliari dal 4 agosto, a causa della reiterata violazione delle misure cautelari, inclusi divieto di uso dei social media e coprifuoco notturno. Con la polizia che pattuglia costantemente la sua residenza a Brasilia per prevenirne la fuga, la condanna dell’ex presidente per il tentato colpo di Stato ideato nel 2022 volta a bloccare l’elezione e l’insediamento di Luiz Inácio Lula da Silva sembra ormai certa. Troppi indizi solidi sono stati raccolti dai giudici della Corte Suprema Federale, dove il processo avrà inizio la prossima settimana, con udienze che si concluderanno il 12 settembre e la sentenza attesa per quella data, riporta Attuale.

Secondo il quotidiano Folha, Bolsonaro appare “pessimista” riguardo all’esito del processo, mentre i suoi alleati sperano che la Prima Sezione della Corte Suprema non infligga la pena massima per i reati di cui è accusato: organizzazione criminale, tentata abolizione violenta dello stato di diritto democratico e colpo di Stato. In caso di condanna, la pena complessiva potrebbe superare i 40 anni di carcere, aprendo la porta a nuove manifestazioni e proteste da parte dei sostenitori di Bolsonaro, noti come “bolsonaristi”, che chiedono l’amnistia per i condannati per gli attacchi del golpe dell’8 gennaio.

Non si esclude un ribaltamento dell’ultima ora, incluso un tentativo di fuga. L’ordinanza del giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes, che guida l’accusa contro Bolsonaro, vieta all’ex presidente di uscire di casa o comunicare con le autorità straniere. Tuttavia, se riuscisse a entrare in un’auto consolare, potrebbe chiedere asilo politico. Le possibili destinazioni includono l’Ungheria, dove aveva trovato rifugio tra il 12 e il 14 febbraio 2024, o gli Stati Uniti, dove ha ottenuto il supporto di Donald Trump. Allo stesso tempo, l’Argentina, che ha rimpatriato diversi fuggiaschi, potrebbe non essere un’opzione valida, così come l’Italia, che ha visto rifugiarsi Carla Zambelli, ex vice di Bolsonaro, attualmente in attesa di estradizione.

Questa situazione complessa rappresenta non solo un capitolo cruciale per la politica brasiliana, ma anche un potente riflesso delle tensioni e delle divisioni che continuano a caratterizzare il Paese e la sua popolazione.

Alcuni aspetti significativi sul contesto attuale

Le forze di sicurezza indiane hanno catturato un piccione nella zona contesa del Kashmir, sospettandolo di essere usato in una missione di spionaggio. Questo fatto ricorda come i guerriglieri abbiano in passato utilizzato piccioni per comunicare. La Malaysia fa fronte a infiltrazioni nemiche dopo l’arresto di una cellula dello Stato Islamico, e il governo ha accusato esplicitamente il Mossad di operare all’interno del paese, secondo quanto rivelato in articoli recenti.

In Argentina, lo scandalo legato ai farmaci coinvolge la famiglia del presidente Javier Milei e ha scatenato proteste durante un corteo elettorale. In Venezuela, si denuncia il respingimento di reporter messicani, rimandati nei loro Paesi con scuse inaccettabili che pongono un attentato alla libertà di stampa nella nazione sotto il regime di Maduro.

In Brasile e non solo, le tensioni politiche e sociali si intrecciano con questioni di giustizia e diritti umani, mentre le popolazioni locali continuano a fare i conti con le eredità di regimi oppressivi e ingiustizie storiche.

A proposito dell’impatto dei cambiamenti climatici

Il rapporto sul cambiamento climatico di quest’anno evidenzia che il 60% delle persone malnutrite nel mondo vivrà in Africa, dove l’agricoltura stenta a tenere il passo con la crescita demografica a causa di conflitti e cambiamenti climatici estremi. Le stime FAO mostrano che l’inflazione alimentare ha superato la media globale, minacciando ulteriormente la sicurezza alimentare.

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