FdI denuncia il Comune di Bologna per la distribuzione di pipette in alluminio per il crack

29.08.2025 06:35
FdI denuncia il Comune di Bologna per la distribuzione di pipette in alluminio per il crack

Controversia a Bologna sull’iniziativa contro il crack

Ieri, i senatori Marco Lisei e l’europarlamentare Stefano Cavedagna, rappresentanti di Fratelli d’Italia, hanno presentato una denuncia contro il Comune di Bologna per l’iniziativa di distribuzione gratuita di pipette in alluminio destinate al consumo di crack. Le 300 pipette, acquistate per un totale di 3.500 euro, sono destinate ai tossicodipendenti nelle strade, con l’intento di collegarli anche ai servizi sociali e ai centri di assistenza già attivi. Questa strategia mira a “contenere il danno”, riducendo i rischi di infezioni e malattie tra gli assuntori, che nel 2025 hanno superato 500 casi, stando agli ultimi dati sull’operatività del Sert dell’Asl bolognese, riporta Attuale.

“Chiediamo alle autorità di intervenire per verificare le ipotesi di istigazione a delinquere e favoreggiamento dell’uso di sostanze stupefacenti”, hanno dichiarato Cavedagna e Lisei. “Abbiamo richiesto anche il sequestro preventivo degli strumenti per fermare sul nascere l’ipotetica commissione dei reati”. Giorgia Meloni, durante il Meeting di Rimini, ha riaffermato l’impegno di FdI e del governo contro ogni forma di droga e nella prevenzione del consumo, sottolineando come alcune azioni possano invece sostenere spacciatori e consumatori. Anche la deputata Naike Gruppioni ha espresso preoccupazione per l’emergenza droga, evidenziando l’inerzia della sinistra e del sindaco di Bologna.

Attività simili erano state già implementate a Palermo, ma a Bologna il dibattito è particolarmente acceso. La consigliera di Forza Italia per l’Emilia-Romagna, Valentina Castaldini, ha chiesto alla Regione un’udienza conoscitiva sul fenomeno dell’aumento del consumo di crack, evidenziando la necessità di un’azione coordinata tra il terzo settore e le istituzioni coinvolte. Dall’altra parte, il capogruppo della Lega in Comune, Matteo Di Benedetto, ha lanciato una petizione online per chiedere al sindaco Matteo Lepore di “ritirare l’iniziativa”, annunciando un esposto alla procura e al prefetto.

Il centrosinistra ha difeso l’iniziativa, affermando che essa si basa su dati scientifici. Andrea De Maria, deputato del PD, ha definito la polemica del centrodestra “infondata, strumentale e inaccettabile”, sottolineando che si tratta di un’iniziativa corretta finalizzata a contrastare le dipendenze. Anche l’ex sindaco Virginio Merola ha commentato, affermando che “il Comune non incentiva l’uso di droghe” e che si tratta di un approccio di “riduzione del danno” previsto nei livelli essenziali di assistenza del ministero della Salute. “Bologna rimane una città dove ci si prende cura delle persone”, ha concluso.

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