Jana Derjak, la venticinquenne simbolo dell’attentato a Kiev: «Ho perso due case in tre settimane»

30.08.2025 07:45
Jana Derjak, la venticinquenne simbolo dell'attentato a Kiev: «Ho perso due case in tre settimane»

Attacco missilistico a Kiev: una giovane madre racconta il dramma

KIEV – Una madre di 25 anni, Jana Derjak, ha descritto il momento in cui è uscita dal rifugio dopo un attacco missilistico russo che ha distrutto il suo appartamento, dichiarando di non poter credere ai suoi occhi e di essere scoppiata a piangere. L’esplosione ha causato la morte di 23 civili a Kiev, suscitando paura tra la popolazione, che teme nuovi attacchi, riporta Attuale.

«Quello scatto me l’ha fatto un fotografo nel momento massimo della disperazione. Avevo appena visto il mio appartamento distrutto… In meno di tre settimane ho perso due case a causa della guerra», ha raccontato Jana, seduta al tavolino di un caffè vicino alla fermata del metrò Olimpiiska. La sua casa di Kiev era situata al quarto piano, dove viveva con il figlio di due anni e mezzo, Damir, e il marito Alexander.

La foto di Jana, che è diventata simbolo del dramma di Kiev, è stata pubblicata in prima pagina dal Guardian e condivisa sui social media. «Ultimamente Damir mostra segni d’inquietudine quando suonano le sirene. Cerchiamo sempre di andare nei rifugi per proteggerci. Fortunatamente, prima dell’alba, ci siamo rifugiati e abbiamo sentito le esplosioni che hanno colpito la nostra casa», ha aggiunto.

Originaria di Dobropillia, nel Donbass, Jana ha anche visto la sua casa natale danneggiata dai bombardamenti russi. «Anche i miei genitori sono stati costretti a evacuare, e ora sono qui con noi a Kiev. È un incubo che si ripete», ha spiegato, confermando la difficoltà di comunicare con la sua città natale, ormai ridotta a una zona di guerra.

Per quanto riguarda il futuro, Jana ha dichiarato: «Ho preso in affitto l’appartamento a Kiev a luglio 2023. Adesso ci stiamo cercando un nuovo alloggio. Tanti appartamenti sono disponibili a causa della guerra, e la città sta vivendo continui arrivi e partenze di sfollati». Nonostante la devastazione, mantiene la speranza: «Noi tre siamo vivi e stiamo bene. Penso a chi ha avuto morti e feriti. La mia foto ha attirato l’attenzione, ma non mi piace questa notorietà». Jana ha infine espresso preoccupazione per futuri attacchi russi, affermando che è certo che ci saranno nuovi bombardamenti su Kiev.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere