Mobilitazione italiana per Gaza: partenza della Global Sumud Flotilla
Un’imponente iniziativa umanitaria sta prendendo forma a Genova, dove l’organizzazione Music for Peace ha raccolto e catalogato oltre 300 tonnellate di beni di prima necessità per Gaza. Questa mobilitazione, avviata sei giorni fa in collaborazione con il Calp (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali), ha superato di gran lunga l’obiettivo iniziale di 40 tonnellate, riporta Attuale.
Il progetto prevede la creazione della Global Sumud Flotilla, composta da circa 50 imbarcazioni civili cariche di aiuti umanitari, che partiranno per rompere l’assedio navale imposto da Israele su Gaza. Sono coinvolte delegazioni di 44 paesi, con un totale di 500 partecipanti tra attivisti, medici, giornalisti, politici e religiosi.
La partenza principale avverrà oggi dal porto di Barcellona e da Genova, dove quattro imbarcazioni cariche di cibo e medicinali salperanno per la Sicilia per unirsi ad altre navi. Il 4 settembre è prevista una seconda partenza da Sicilia, Tunisia e Grecia, con l’intento di riunirsi nel Mediterraneo orientale prima di dirigersi verso Gaza. Qui a Music for Peace, quotidianamente circa 200 volontari si alternano per aiutare nell’organizzazione. Matteo, un attivista, racconta la storia di un camion carico di fagioli e tonno che è arrivato grazie a un volontario del banco alimentare di Roma.
La solidarietà per la causa palestinese ha unito molte persone; Tonia e suo figlio Niccolò, per esempio, hanno preso il primo treno da Milano a Genova per dare una mano, per poi tornare in serata. Quando il buio è calato su Genova, centinaia di luci si sono accese a simboleggiare la partenza delle imbarcazioni. Maria, Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla, ha dichiarato: “Siamo consapevoli della difficoltà dell’operazione e del pericolo di essere bloccati da Israele, ma di fronte a quanto accade a Gaza, non possiamo restare in silenzio”.
Elena Delia ha aggiunto: “Trecento tonnellate di materiale rappresentano 300mila chili e, simbolicamente, 300mila persone che hanno contribuito. Questa sarà la forza della Flotilla; ognuno di noi su quelle barche rappresenta un messaggio di una società civile che ha deciso di alzare la testa”. Questo impegno collettivo mira non solo a fornire aiuti, ma anche a creare un precedente per un corridoio umanitario pacifico.