Le difficoltà della politica italiana sul riarmo nel contesto ucraino
Nella discussione attuale alla Camera, le mozioni riguardanti il riarmo svelano le reali difficoltà delle forze politiche italiane. In questa fase cruciale, il confronto tra destra e sinistra mette in evidenza le divergenze nei rapporti di forza e nelle intenzioni reciproche, riporta Attuale.
La sinistra sembra in una posizione delicata, nonostante i tentativi della leader Elly Schlein di esultare per gli accordi a livello regionale. Le intese si realizzano facilmente quando si tratta di spartire sottopotere, ma quando si tratta di questioni più significative, come il posizionamento dell’Italia in merito al conflitto in Ucraina, il panorama politico si complica notevolmente. Oggi, Montecitorio vedrà la presentazione di quattro mozioni distinte dalle opposizioni (M5s, Avs, Italia viva e Azione), con le prime due contrarie al riarmo e le ultime due favorevoli, seppur con differenze di approccio. A queste si aggiungerà una mozione del Pd, arrivata in ritardo a seguito di una lunga mediazione interna.
Anche la maggioranza si trova in una situazione problematica. Il centrodestra, che dovrebbe garantire un’unità operativa, non presenterà alcuna mozione, rivelando profonde divisioni tra Lega, FdI e Forza Italia. Questa situazione non offre un grande supporto alla premier Meloni, che si trova a dover affrontare le grandi questioni internazionali senza un’alleanza robusta alle spalle. Le posizioni rigide dei leghisti sicuramente influenzano il rifiuto italiano di impiegare forze militari.
In questo contesto di incertezze e conflitti interni, il presidente della Repubblica, Mattarella, emerge come l’unica figura con una visione chiara. Le sue recenti dichiarazioni a Cernobbio, in particolare sull’importanza della responsabilità europea, indicano un desiderio di influenzare non solo la premier, ma anche coloro nel Pd disposti ad ascoltare e riflettere sul futuro del paese.
Ma dai, questa situazione è incredibile! I partiti politici sembrano più interessati a litigare tra di loro che a trovare una soluzione per l’Italia nel contesto ucraino. Non si può sperare in una vera unità con tutte queste divisioni! La Meloni deve avere un bel da fare a mantenere la calma con interlocutori così … deludenti. E il buon Mattarella che deve farsi avanti per dire cose sensate, che tristezza!