Questa estate il numero di sbarchi nel Mediterraneo è stato inferiore al passato, grazie anche ai controversi accordi con Tunisia, Libia ed Egitto, ma i flussi sono in crescita nella Manica verso il Regno Unito
Questa estate gli sbarchi di migranti non hanno fatto grande notizia sui telegiornali e quotidiani italiani. Rispetto allo scorso anno c’è stato un crollo del 62 per cento degli ingressi irregolari, con i flussi del Mediterraneo che sono in diminuzione e che si stanno concentrando su nuove rotte. Il tutto mentre invece i numeri degli attraversamenti sono in crescita nel nord Europa, in particolar modo nel canale della Manica, tra Francia e Regno Unito.
Sbarchi in Italia in calo
Ieri (lunedì 12 agosto) 79 migranti sono arrivati a Lampedusa, mentre il giorno prima ci sono stati 12 approdi per un totale di 421 persone. In tutto nella settimana dal 5 all’11 agosto sono 1.861 le persone arrivate sulle coste italiane, il 49% partite dalla Libia, il 40% dalla Tunisia e il 10% dalla Turchia. Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Interno, sono 35.725 le persone giunte finora in Italia in maniera irregolare dall’inizio dell’anno, a fronte delle 94.009 dello stesso periodo di riferimento nel 2023 e dei quasi 45mila del 2022.
La Tunisia del presidente autoritario Kais Saied in particolare sta aumentando gli sforzi per fermare le partenze di migranti, dopo aver siglato diversi patti con l’Unione europea e l’Italia, che hanno assicurato a Tunisi aiuti economici in cambio dello sforzo. Ma nonostante accordi come quelli, fatti anche con Paesi come Libia ed Egitto, i migranti continuano a voler arrivare in Europa in cerca di una vita migliore, e stanno cambiando le loro rotte. Al momento però nel Mediterraneo i numeri mostrano una situazione molto più tranquilla rispetto al passato.
La Manica
Dove le cose non vanno altrettanto bene è invece dall’altra parte dell’Europa, al nord, tra Francia e Regno Unito. Più di 700 migranti hanno attraversato la Manica in maniera irregolare solo domenica, una giornata segnata dalla morte di due persone in un naufragio al largo di Calais. Secondo il Ministero degli Interni di Londra, 11 imbarcazioni hanno effettuato la pericolosa traversata, trasportando in tutto 703 migranti, un record da quando i laburisti sono saliti al potere nel Regno Unito all’inizio di luglio. Un barcone in difficoltà ha chiesto aiuto alle autorità francesi e 53 persone sono state tratte in salvo. Due di loro purtroppo non hanno potuto essere rianimati: uno è stato dichiarato morto nel porto di Calais, l’altro in ospedale a Boulogne-sur-Mer.
Nel corso dell’ultima settimana, 1.172 persone hanno attraversato la Manica nel tentativo di raggiungere le coste britanniche, portando il totale per l’intero mese di agosto a 1.439. Le traversate della Manica su imbarcazioni di fortuna sono particolarmente comuni in estate e nelle ultime settimane si sono susseguite numerose tragedie al largo delle coste francesi. Il naufragio di domenica mattina porta a nove il numero di persone che hanno perso la vita durante queste traversate nell’arco di un mese e a 25 dall’inizio del 2024, superando di gran lunga i 12 decessi registrati nel 2023.
Secondo i dati delle autorità britanniche, dall’inizio dell’anno 18.342 persone hanno effettuato la traversata su “piccole imbarcazioni”, il gran parte delle volte dei gommoni, un numero superiore del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In tutto l’anno scorso sono arrivate nel Regno Unito 29.437 persone dopo aver attraversato la Manica, con un calo del 36% rispetto al record di 45.774 del 2022. Negli ultimi sei anni e mezzo, con l’evolversi della recente crisi migratoria, 127.246 persone sono arrivate nel Regno Unito dopo aver attraversato la Manica, come dimostrano i dati registrati dall’inizio del 2018.