Elezioni anticipate in Nepal fissate per il 5 marzo dopo proteste di massa

13.09.2025 15:45
Elezioni anticipate in Nepal fissate per il 5 marzo dopo proteste di massa

Il Nepal indice elezioni anticipate dopo la nomina della prima ministra ad interim

Il presidente nepalese, Ram Chandra Poudel, ha sciolto il parlamento e indetto elezioni anticipate per il 5 marzo. Questo passaggio era atteso dopo che ieri ha nominato Sushila Karki come prima ministra ad interim, con l’incarico di guidare il paese verso nuove elezioni, in seguito alle enormi proteste antigovernative delle ultime settimane che hanno portato alla caduta del precedente governo, riporta Attuale.

Karki, ex presidente della Corte suprema, è stata scelta dopo due giorni di negoziati tra Poudel e l’esercito, che detiene il potere effettivo nel paese. La nomina di Karki è stata sostenuta dai giovani organizzatori delle proteste, che l’hanno proposta attraverso una chat su Discord, diventata un importante strumento di dibattito pubblico in Nepal.

La legislatura attuale era a metà mandato. Il presidente Poudel ha dichiarato che la data delle elezioni è stata concordata con i principali partiti politici, ma non è chiaro se questa informazione sia corretta. Tre partiti hanno dominato il parlamento per oltre dieci anni, ma durante la cerimonia di insediamento di Karki, nessun rappresentante di questi partiti era presente. Molti politici si trovano ancora in rifugio presso le strutture militari, in seguito alle violente proteste che hanno danneggiato gravemente gli edifici governativi.

Sabato, l’esercito ha iniziato ad allentare le restrizioni imposte dopo le proteste, che si sono concluse martedì. Nella capitale Kathmandu, è stato revocato il coprifuoco, anche se l’accesso a diverse zone della città, in particolare nel distretto delle istituzioni aggredito dai manifestanti, rimane ancora vietato.

1 Comments

  1. Non ci posso credere, è davvero una situazione incredibile per il Nepal! Sarà interessante vedere se questa nuova premier riuscirà a portare stabilità. Speriamo che i giovani continuino a far sentire la loro voce e che le cose migliorino, almeno un po’… La politica è una giungla, anche da noi in Italia lo sappiamo bene.

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