Le barche della Global Sumud Flotilla partono da Augusta, Sicilia, dirette verso Gaza

13.09.2025 16:05
Le barche della Global Sumud Flotilla partono da Augusta, Sicilia, dirette verso Gaza

La Flotilla Global Sumud parte per Gaza malgrado i rischi

Sabato pomeriggio intorno alle 15:30, le barche italiane della Global Sumud Flotilla, la più grande iniziativa indipendente per portare aiuti umanitari ai civili nella Striscia di Gaza, sono partite dal porto di Augusta, in Sicilia. Le imbarcazioni, 18 in totale, sono composte anche da unità arrivate nei giorni scorsi da Genova e hanno lasciato giovedì il porto di Siracusa, spostandosi ad Augusta. Le barche si incontreranno in un punto imprecisato del mar Mediterraneo con altre imbarcazioni provenienti da Spagna e Tunisia, per affrontare insieme il blocco navale imposto da Israele, un obiettivo politicamente significativo e in gran parte irrealizzabile, riporta Attuale.

Le barche partite dalla Sicilia misurano tra i 12 e i 16 metri e costituiscono circa metà della flotta. La partenza, inizialmente prevista per giovedì scorso, era stata rimandata due volte a causa di condizioni meteorologiche avverse e mare mosso. Gli organizzatori avevano indicato che anche un ritardo nelle imbarcazioni in partenza da Barcellona, ferme a causa di una tempesta, aveva contribuito al rinvio (attualmente si trovano in Tunisia).

Tra lunedì e mercoledì, due barche della Flotilla ancorate in acque tunisine erano state colpite da droni lanciati dalla costa tunisina e armati di ordigni incendiari semiartigianali. Fortunatamente, non ci sono stati feriti e i danni subiti dalle imbarcazioni risultano minimi.

A bordo delle imbarcazioni partite da Siracusa ci sono equipaggi composti da un comandante, un marinaio, un meccanico e un esperto di viaggi a vela, oltre a attivisti, giornalisti e quattro politici: l’eurodeputata Benedetta Scuderi (Alleanza Verdi e Sinistra), il parlamentare Arturo Scotto e le eurodeputate Annalisa Corrado (Partito Democratico) e Marco Croatti (Movimento 5 Stelle). Composizioni simili si trovano anche nelle imbarcazioni in partenza da Tunisi, portando il numero totale della flotta a circa cinquanta barche e 600 persone.

Le imbarcazioni italiane porteranno una piccola parte del cibo raccolto a Genova, che ha raggiunto quasi 500 tonnellate, secondo quanto comunicato da Stefano Rebora, fondatore dell’organizzazione Music for Peace, che si è occupata della raccolta.

Da Siracusa è partita anche la Life Support di Emergency, una delle ONG più rilevanti a livello mondiale, utilizzata in passato per soccorrere migranti nel Mediterraneo e ora dedicata a fornire supporto medico e logistico alle barche della Flotilla. Iniziative simili sono state storicamente fermate dalla marina israeliana, con abbordaggi che hanno portato a conseguenze violente e, in taluni casi, mortali per gli attivisti a bordo.

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