Il generale Petraeus critica la reazione europea alla minaccia russa
Il generale David Petraeus, ex comandante delle forze multinazionali in Iraq e direttore della CIA, ha dichiarato che i governi europei sono in ritardo nel confrontarsi con la minaccia russa. Secondo Petraeus, per motivare i decisori europei è necessario un «catalizzatore», che potrebbe essere fornito dalle recenti incursioni di droni russi nello spazio aereo della Polonia e della Romania, riporta Attuale.
«La Russia sta sondando le difese aeree della Polonia e della NATO per capire quale sarà la risposta», ha affermato Petraeus, aggiungendo che le reazioni sono state impressionanti, con l’impiego di aerei F-16, F-35 e sistemi di comando Awacs. «Penso che la Russia si renda conto che così non ottiene nulla».
La situazione ha generato insicurezza nell’opinione pubblica europea e ha messo alla prova le reazioni della NATO. «Questo porterà all’opposto di quanto desiderato: i governi alleati saranno costretti a prendere decisioni che avrebbero dovuto prendere prima, permettendo all’Ucraina di modificare l’andamento della guerra a proprio favore e fare pressione sull’economia russa», ha spiegato.
Tuttavia, l’opinione pubblica in diversi paesi occidentali, inclusa l’Italia, non sembra percepire l’urgenza della situazione. «Il destino dell’Ucraina è il destino dell’Europa», ha sottolineato Petraeus, aggiungendo che le libertà e i valori per cui l’Occidente ha combattuto sono condivisi con l’Ucraina. «Attualmente, sono in prima linea in questa lotta».
Un tema di discussione è anche il costo delle difese contro i droni russi, che costano significativamente meno rispetto agli aerei necessari per eliminarli. Petraeus ha commentato che questi sistemi, pur essendo economici, rappresentano una minaccia. «Gli europei dovrebbero imparare dagli ucraini, che hanno trovato strategie a basso costo per contrastare i droni russi», ha detto.
In un contesto più ampio, il generale ha affermato che l’industria della difesa di molti paesi occidentali rischia di diventare obsoleta se non apprende dalle innovative strategie ucraine. «Deve continuare a innovare», ha avvertito, sottolineando l’importanza dell’agilità e creatività dell’esercito ucraino negli attuali scontri.
Riguardo agli impatti globali delle sanzioni contro la Russia e alla questione del petrolio, Petraeus ha suggerito che eliminare il petrolio russo dal mercato potrebbe indurre un aumento dei prezzi internazionali, ma che una maggiore produzione dell’OPEC potrebbe evitare crisi. Ha infine messo in evidenza che il livello di cautela mostrato dagli USA e dall’Occidente in generale sul tema delle sanzioni è stato lento, ma ora si sta notando un cambio di passo significativo negli impegni europei rispetto alla difesa.
Ma come è possibile che in Europa non ci si renda conto della gravità della situazione? La Russia non scherza affatto! E invece noi parliamo solo di spese e di soldi… 🤔 L’Ucraina deve avere il nostro supporto, non possiamo rimanere indifferenti!!!