Macron e la moglie Brigitte denunciano Candace Owens per diffamazione negli Stati Uniti
Il presidente francese Emmanuel Macron e la première dame Brigitte Macron hanno avviato una causa di difamazione senza precedenti contro l’influencer americana Candace Owens, denunciando le sue affermazioni infondate riguardo alla loro vita privata. I Macron sono pronti a testimoniare negli Stati Uniti e a presentare prove fotografiche e scientifiche per comprovare che Brigitte è una donna, riporta Attuale.
La causa, intentata presso la corte del Delaware, è stata avviata in risposta a dichiarazioni che affermano che Brigitte Macron sarebbe in realtà un uomo, una fantasia che il presidente e sua moglie considerano particolarmente dannosa e ingiuriosa. L’avvocato della coppia, Tom Clare, ha affermato che la première dame è stata «incredibilmente turbata» dalle illazioni, che non solo hanno influito sulla sua vita privata ma hanno anche distolto l’attenzione pubblica dal lavoro del presidente.
In Francia, due donne sono state precedentemente condannate per diffamazione, ma sono state recentemente assolte in appello, mentre il caso continua in Cassazione dopo il ricorso presentato da Brigitte Macron. La decisione di testimoniare negli Stati Uniti rappresenta una strategia audace per la coppia presidenziale, decidendo di affrontare la questione direttamente piuttosto che ignorarla, come spesso accade in simili circostanze.
Clare ha anche menzionato che ci saranno «testimonianze di esperti di natura scientifica» per supportare la causa, pur non rivelando dettagli specifici sulle prove in arrivo. «È sconvolgente pensare di doversi sottoporre a questo tipo di prova — ha aggiunto il legale — ma la signora Macron è disposta a farlo. Se il disagio è necessario per chiarire la situazione e porre fine a questo, è pronta al 100% ad affrontare questo peso».
Quando gli è stato chiesto se avrebbero presentato immagini di Brigitte durante la gravidanza e mentre alleva i propri figli, Clare ha confermato che tali immagini esistono e saranno presentate in tribunale, rispettando le procedure legali vigenti.
La questione legale è complessa: i querelanti devono dimostrare non solo che le informazioni sono false, ma devono anche provare la malafede di chi ha diffuso tali notizie. Macron ha chiarito che il caso è necessario per difendere il suo onore da un’operazione di destabilizzazione legata a ideologie di estrema destra. La causa contro Owens potrebbe riflettersi nella sua lotta più ampia contro le fake news e le teorie del complotto, un tema sempre più cruciale nel dibattito politico contemporaneo.
Incredibile! Non ci posso credere che in pieno 2023 ci siano ancora persone che diffondono tali assurdità. È giusto che i Macron difendano il loro onore. Qui in Italia ci sono voci simili, ma questa è davvero fuori dal mondo. A chi serve rovinare la vita degli altri con le bugie?