Renzi apre la Leopolda con Piantedosi e Crosetto: protagonismo dei sindaci italiani

01.10.2025 02:45
Renzi apre la Leopolda con Piantedosi e Crosetto: protagonismo dei sindaci italiani

Firenze – Leo polda tredici, ovvero l’ultima edizione del tradizionale raduno renziano che si tiene dal 2010 all’ex Stazione Leopolda di Firenze, prenderà il via venerdì 3 ottobre. Sarà una tre giorni di incontri e dibattiti come da migliore tradizione. Matteo Renzi, oggi leader di Italia viva, ci ironizza su, nel suo stile: “In questi 15 anni abbiamo sempre improvvisato e fatto le cose last minute. La vera notizia di questa edizione è che per la prima volta c’è un programma”, riporta Attuale.

La lista degli ospiti

Dunque, ecco il parterre di ospiti, tra cui spicca, per numero, il nutrito gruppo di giovanissimi: ottocento ragazzi della scuola di formazione politica che dialogheranno di sicurezza con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Ci saranno anche il sindaco Beppe Sala per parlare del ‘modello Milano’, il governatore della Toscana Eugenio Giani, e il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervistato dal leader di Italia Viva. “Ci sono anche i rappresentanti del governo – ha sottolineato Renzi – perché noi pensiamo che la Leopolda sia un luogo di civiltà, di dialogo, mentre la gente parla di odio, noi coinvolgiamo le persone più lontane anche dalla nostra esperienza”. Molti sindaci da tutta Italia parteciperanno, tra cui Silvia Salis da Genova, Roberto Gualtieri da Roma, Gaetano Manfredi da Napoli, Giacomo Possamai da Vicenza. “Ci saranno anche persone che sindaci non sono – ha detto ancora Renzi – ma che stanno molto lavorando al progetto di Casa riformista, per esempio Alessandro Onorato”.

“Nelle Marche sconfitta netta, ma bene Elly sul campo largo”

E nel corso della presentazione, il leader di Italia viva (ma anche ex segretario del Pd) ha commentato le Regionali nelle Marche. Il campo largo nelle Marche ha incassato una “sconfitta molto netta” è il suo parere, “ma non darei la colpa a qualcuno, il punto è che forse sarebbe stato meglio parlare un po’ più di costo della vita e un po’ meno della Palestina”. Detto questo, avverte, “bene ha fatto Elly Schlein a insistere sul campo largo, ci sono ancora cinque regionali… Alla fine, contando il numero degli abitanti (delle regioni al voto, ndr), si vedrà che è avanti il centrosinistra. Ma chi mette in discussione il campo largo dopo le Marche evidentemente non aspettava altro per litigare”.

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