Una bambina di Katmandu è scelta come nuova Kumari, dea vivente in Nepal

01.10.2025 14:55
Una bambina di Katmandu è scelta come nuova Kumari, dea vivente in Nepal

Scelta della nuova Kumari a Katmandu, un evento che rinasce nella tradizione nepalese

A Katmandu, capitale del Nepal, è stata scelta una nuova Kumari, una bambina considerata una dea vivente da alcune comunità induiste e buddiste del paese: si chiama Aryatara Shakya e ha due anni e otto mesi. Ora, come da tradizione, la bambina si trasferirà in un tempio nel centro della città, dove riceverà i fedeli in visita fino a che lo spirito divino non lascerà il suo corpo, con le sue prime mestruazioni, riporta Attuale.

In Nepal ci sono diverse Kumari, ma quella di Katmandu è considerata la più importante. A venerarle sono principalmente i newar, un gruppo etnico che vive nella zona di Katmandu e fra cui ci sono sia buddisti sia induisti, rappresentando circa il 4,6% della popolazione nepalese. Per chi le venera, le Kumari sono un’incarnazione della dea induista Taleju, che rappresenta l’energia vitale femminile nel cosmo.

La tradizione delle Kumari risale a più di mille anni fa in tutta l’India. La leggenda racconta che l’usanza di venerare una bambina come dea vivente si diffuse tra i newar nel Settecento, inizialmente associata alla famiglia regnante di Katmandu e successivamente alla dinastia reale nepalese. La Kumari di Katmandu ha continuato a benedire la famiglia reale fino all’abolizione della monarchia nel 2008, diventando orientata nel benedire i primi ministri.

Le Kumari di Katmandu vengono scelte tra le bambine del clan Shakya, tramite un rigoroso processo di selezione, con la consulenza di astrologi e sacerdoti. Una bambina deve avere particolari caratteristiche fisiche e psicologiche, senza traumi né malattie, per essere considerata idonea. Una prova di coraggio a cui è sottoposta consiste nel passare una notte in una stanza buia con oggetti spaventosi; solo se rimane impassibile, diventa ufficialmente una Kumari.

Riconosciuta come dea, la bambina si trasferisce nel Kumari Ghar, un tempio costruito 250 anni fa, dove accoglie visite di fedeli e turisti. Le credenze vogliono che se rimane impassibile, i desideri dei visitatori saranno esauditi; viceversa, un sorriso può presagire disgrazie.

Le Kumari vivono gran parte della loro vita nel tempio, potendo uscire solo in rare occasioni. Negli ultimi anni, la Kumari di Katmandu ha iniziato a godere di maggiori contatti con il mondo esterno, potendo interagire con la famiglia e partecipare a lezioni con coetanei. Tuttavia, quando raggiungono la pubertà, perdono il loro status divino e iniziano il processo per trovare una nuova Kumari, un momento spesso difficile.

Il governo nepalese ha recentemente iniziato a intervenire per rendere meno traumatico il passaggio dalla vita da Kumari a quella normale, iniziando a garantire loro istruzione e un reddito mensile, ma le critiche sulla privazione dei diritti infantili continuano. Le ex Kumari raccontano delle sfide incontrate nella scuola normale e delle difficoltà ad adattarsi alla vita quotidiana, evidenziando le esigenze di una riforma significativa nella pratica.

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