Attivisti della Flotilla denunciano brutalità, legali annunciano espulsioni

04.10.2025 09:25
Attivisti della Flotilla denunciano brutalità, legali annunciano espulsioni

Detenzione di attivisti italiani: l’avvocata Abdullah denuncia condizioni disumane

DALLA NOSTRA INVIATA
GERUSALEMME – L’avvocata Mais Abdullah, parte del team legale Adalah, ha trascorso ore con i fermati della Flotilla, inclusi oltre 450 attivisti in stato di custodia. Abdullah ha riferito di aver incontrato anche un gruppo di italiani coinvolti nel conflitto, riporta Attuale.

Relativamente alle condizioni dei fermati, Abdullah ha dichiarato: «Anche loro come tutti sono provati da questi due giorni di detenzione e dalle modalità brutali con cui sono stati afferrati e spinti dalle forze israeliane». Ha sottolineato che il gruppo di italiani ha subito le stesse condizioni disumane degli altri attivisti, con armi puntate contro di loro, mani legate e costrizione a stare in ginocchio sotto un sole cocente, senza accesso all’acqua o alla toilette per almeno cinque ore, anche per gli anziani.

Riguardo all’equipaggio italiano, Abdullah ha riferito che non sono arrivate richieste per bisogni urgenti. Ha fatto conoscenza del giornalista Alessandro Mantovani, che ha sottolineato che il viaggio era esclusivamente umanitario, in conformità con il diritto internazionale. Non ci sono invece notizie di italiani in sciopero della fame, mentre alcuni avvocati hanno accolto le richieste di assistenza per il loro rimpatrio.

I documenti giudiziari presentati ai manifestanti accusano l’ingresso illegale in Israele. Abdullah ha chiarito che, nonostante non sia ufficialmente indicato, l’espulsione potrebbe avere effetti legali per un lungo periodo: «La regola, qui, è che quell’espulsione valga per 100 anni». Inoltre, la legge israeliana prevede che Israele copra i costi del rimpatrio, anche se può richiedere un contributo ai repatriati.

Ieri sono ritornati in Italia quattro membri del Parlamento: il senatore Marco Croatti (M5S), il deputato Arturo Scotto (Pd), e le europarlamentari Annalisa Corrado (Pd) e Benedetta Scuderi (Avs). Per gli altri 42 attivisti, dopo il trasferimento al centro di detenzione di Saharonim, sono iniziate le attività consolari. I funzionari italiani hanno trascorso la giornata assistendo i fermati e raccogliendo le loro richieste per facilitare il rientro, previsto tra lunedì e martedì.

Il governo israeliano mira a chiudere il caso della Sumud-Flotilla con l’espulsione degli attivisti, ma già si prepara a gestire due nuove flottiglie in arrivo verso Gaza, una con 45 imbarcazioni dalla Turchia e l’altra con 9 barche partite dall’Italia.

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