Johnson & Johnson condannata a risarcire 966 milioni di dollari per caso di talco contaminato
Un tribunale di Los Angeles ha condannato la multinazionale Johnson & Johnson a pagare 966 milioni di dollari di risarcimento (831 milioni di euro) alla famiglia di una donna deceduta per cancro, attribuendo la malattia all’uso di un prodotto contenente talco dell’azienda. Mae Moore, morta nel 2021, aveva sviluppato un mesotelioma, una forma rara e aggressiva di cancro, dopo anni di utilizzo del talco contaminato da amianto. La sentenza rappresenta un’importante vittoria per i familiari, che hanno lottato per ottenere giustizia, riporta Attuale.
La condanna segna un nuovo capitolo nella lunga battaglia legale che coinvolge Johnson & Johnson, già sotto accusa in migliaia di cause legali correlate a queste problematiche. Come risposta alle crescenti controversie, la società ha interrotto la vendita di prodotti a base di talco a livello globale nel 2023, dopo aver già fermato la commercializzazione nei mercati statunitensi e canadesi nel 2020.
In un caso precedente del 2018, la compagnia era stata costretta a risarcire 4,7 miliardi di dollari a 22 donne che avevano sviluppato cancro ovarico in seguito all’uso dei suoi prodotti. Un’inchiesta di Reuters, nello stesso anno, ha rivelato che Johnson & Johnson era a conoscenza da decenni del potenziale cancerogeno dei suoi prodotti, ma aveva tenuto nascosta tali informazioni sia agli enti di regolazione sia ai consumatori. Nonostante le accuse, Johnson & Johnson ha sempre negato ogni responsabilità e, dal 1990, ha iniziato a sostituire il talco con amido di mais nei suoi prodotti.