Il compleanno di Putin: un culto della personalità in crescita in Russia
Il 7 ottobre 2025 segna il 73esimo compleanno di Vladimir Putin, evento celebrato in modo festoso in una Russia dove il culto della personalità attorno al presidente ha ormai raggiunto dimensioni quasi nordcoreane, riporta Attuale.
In un contesto di continue tensioni e conflitti, il giubilo per la ricorrenza del presidente è apparso particolarmente marcato. Celebrazioni speciali si sono svolte in tutto il Paese, culminando con un messaggio dal patriarca Kirill della Chiesa ortodossa, che ha puntato i riflettori sull’importanza del leader russo, augurandogli “forze inesauribili” e successi benedetti. Questo richiamo alla divinità ha diviso le opinioni, ma è emblematico del ruolo centrale che Putin occupa nel discorso nazionale.
Le chiese hanno partecipato attivamente, con molte basiliche che hanno celebrato messe per augurare un futuro prospero al presidente. Un’altra figura religiosa, padre Ilia, ha persino formulato una nuova preghiera dedicata a Putin, chiedendo protezione dagli “nemici visibili e invisibili”. Parallelamente, le scuole e asili nelle regioni russe hanno organizzato eventi dove i bambini hanno disegnato cartoline di auguri per il loro presidente, evidenziando un’educazione alla venerazione del leader fin dalla tenera età.
Nel corso degli anni, la Russia ha affrontato diverse sfide, ma il messaggio di congratulazione e l’analisi delle sue realizzazioni da parte del patriarca hanno messo in risalto i progressi economici e sociali asseriti sotto la sua guida. “Sotto la Sua guida, la Russia si è incamminata sulla strada dello sviluppo sociale ed economico” ha dichiarato Kirill, enfatizzando un retorica di successo nazionale che allontana le preoccupazioni sul conflitto in Ucraina e sui problemi interni.
Putin ha continuato a sottolineare la sua giovinezza e vitalità, discutendo con il presidente cinese Xi Jinping in ottica di immortalità. Questo ha alimentato le speculazioni su possibili investimenti per garantire la sua salute e la longevità al potere, con alcuni oligarchi che si sono fatti avanti promettendo supporto economico. Konstantin Malofeev, noto per le sue posizioni pro-Cremlino, ha descritto il periodo di Putin come “un’epoca d’oro” e ha espresso il desiderio che il presidente rimanga al governo “il più a lungo possibile”.
Malgrado i problemi economici e le sfide politiche che affliggono il Paese, il tentativo di costruire un’idealizzazione del presidente continua, ispirando sentimenti di fedeltà tra alcuni segmenti della popolazione. La rappresentazione di Putin come un “santo” o un “apostolo” è un fenomeno sociale che rinforza l’immagine del leader come guida suprema, mentre crescono le tensioni interne e le preoccupazioni internazionali rispetto alla sua gestione del potere.
La Russia, quindi, si conferma un Paese in cui la figura di Putin non è solo quella di un politico, ma è diventata un simbolo di un certo tipo di nazionalismo, dove le sue celebrazioni personali si intrecciano indissolubilmente con la narrazione collettiva dei russi. Il culto della personalità non mostra segni di rallentamento, anzi, sta consolidando il suo ruolo nella società contemporanea russa.