Si tratta di un pacchetto concreto di difesa che “se lo avremo sarà un forte deterrente per la Russia e per poter terminare la guerra alle condizioni diplomatiche”
Dopo il faccia a faccia con la premier Meloni il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è intervenuto al Teha Forum di Cernobbio annunciando che “siamo più vicini alla fine della guerra rispetto alla situazione in cui ci eravamo trovati all’inizio. Con questi passi, con la convinzione, con le conferenze di ricostruzione e con accordi concreti, rafforziamo l’economia e avviciniamo la fine della guerra”.
Poi ha dichiarato che l’Ucraina a oggi non ha problemi con l’Italia e nelle relazioni con l’Italia. “Con la premier Giorgia Meloni abbiamo parlato dei preparativi della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina”. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha definito l’incontro “molto positivo. La Meloni ha ribadito che le scelte del governo sull’Ucraina non cambiano, Zelensky ha ringraziato l’Italia dicendo che ha dato un contributo fondamentale per raggiungere la pace in Ucraina. Si è detto soddisfatto di quello che è stato fatto finora per aiutarli a superare questo momento drammatico. Io spero che il prossimo anno potremmo far svolgere in Italia un evento per la ricostruzione e la ripartenza dell’Ucraina. Spero che il prossimo anno si possa parlare di pace e ricostruzione”.
Il piano di Zelensky
“Ho preparato un piano e voglio condividerlo con il presidente vigente in carica degli Stati Uniti perché ci sono alcuni punti che dipendono dall’America. Spero che avrò occasione di far vedere questo piano a Biden e ai potenziali candidati per la presidenza Usa, Harris e Trump, e avere un feedback e un riscontro. Noi vogliamo delle garanzie”, ha dichiarato Zelensky in un’intervista andata in onda su Rai 1 e registrata a Cernobbio a margine del Teha Forum.
“Al momento non abbiamo condiviso niente. Il primo contatto ci sarà con Biden. Si tratta – ha spiegato – non solo di armi, ma anche di questioni importanti globali”. Il riferimento è a “un pacchetto concreto di difesa. E se lo avremo sarà un forte deterrente per la Russia e per poter terminare la guerra alle condizioni diplomatiche”.
Poi il presidente ucraino ha denunciato il ricorso della Russia a missili balistici in arrivo da Teheran mentre l’Iran continua a negare qualsiasi trasferimento di armi.
Zelensky: “Missili iraniani a Mosca”
“La nostra posizione nei confronti del conflitto in Ucraina rimane invariata”, specifica l’Iran considerando “disumana la fornitura di assistenza militare alle parti impegnate nel conflitto, che porta a un aumento delle vittime, alla distruzione delle infrastrutture e allontana i negoziati per il cessate il fuoco. Pertanto, non solo l’Iran si astiene dall’intraprendere tali azioni, ma invita anche gli altri Paesi a cessare la fornitura di armi alle parti coinvolte nel conflitto'”.
“Noi e i nostri partner abbiamo chiarito sia al G7 che ai vertici della Nato che insieme siamo pronti a produrre conseguenze significative”, ha tuonato il ministro degli Esteri Antonio Tajani sostenendo che la fornitura di armi iraniane alla Russia rappresenta “un pericolo per sicurezza internazionale. Chiediamo a Teheran di evitare un’escalation. Come presidenza del G7 e con l’Ue siamo pronti a contribuire ad adozione di ulteriori misure di dissuasione per garantire la libertà dell’Ucraina”.