Le forze di difesa israeliane sostengono di avere colpito “importanti terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando nell’area umanitaria”. La replica: “Menzogne”
Bombe su un accampamento all’interno della zona umanitaria di Al-Mawasi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Il bilancio del raid israeliano è di almeno quaranta vittime. Ci sarebbero decine di feriti e dispersi. Residenti scampati all’attacco e operatori sanitari hanno affermato che riferito di quattro missili che hanno colpito la zona, incendiando diverse tende.
Le forze di difesa israeliane hanno detto di avere colpito “importanti terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo incorporato nell’area umanitaria”. Israele precisa di avere adottato “numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili”, ma ribadisce che “le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, anche nell’Area umanitaria designata, per compiere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe delle forze di difesa israeliane”. La replica di Hamas: “Le dichiarazioni dell’occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza sono una palese menzogna”. In nottata altri raid israeliani nel sud del Libano contro obiettivi di Hezbollah.
Missili sulle tende dei civili, morti e dispersi
“I nostri equipaggi sono ancora al lavoro per recuperare 15 dispersi a seguito dell’attacco alle tende degli sfollati a Mawasi, Khan Yunis”, ha detto all’Afp un funzionario della protezione civile, Mohammed Al-Mughair. “Intere famiglie sono scomparse nel massacro di Mawasi Khan Yunis, sotto la sabbia, in buche profonde”, ha dichiarato il portavoce della difesa civile Mahmoud Basal.