Morto Raila Odinga, leader storico del Kenya
È morto a 80 anni Raila Odinga, importante leader kenyano che ha segnato la storia politica del paese negli ultimi trent’anni. La notizia della sua morte ha scosso la popolazione, con migliaia di persone che si sono radunate a Kisumu, città centrale per la sua base elettorale, per partecipare a un corteo spontaneo in segno di lutto, agitando rami d’albero e suonando clacson e fischietti, riporta Attuale.
Le cause del decesso non sono state ufficialmente divulgate, sebbene si sappia che Odinga si trovava all’ospedale di Devamatha, in Kerala, India, per una condizione medica non specificata. Secondo quanto riferito dalla struttura ospedaliera, è deceduto in modo improvviso mercoledì mattina durante una passeggiata.
Odinga ha iniziato la sua carriera politica nel 1992, quando è stato eletto parlamentare, dopo aver già maturato un lungo impegno politico. Figlio di Jaramogi Ajuma Oginga Odinga, una figura di spicco nella lotta per l’indipendenza dal Regno Unito, è stato uno dei principali promotori della democrazia multipartitica negli anni Ottanta.
In un periodo segnato dall’autoritarismo e dal monopartitismo, Odinga ha giocato un ruolo cruciale nell’abolizione formale di questo sistema nel 1991, contribuendo così all’organizzazione delle prime elezioni libere con più partiti nel 1992. È stato arrestato e detenuto senza processo in diverse occasioni a causa del suo attivismo.
Negli ultimi trent’anni, Odinga si è candidato alla presidenza per cinque volte, subendo sempre sconfitte e denunciando brogli elettorali. Le elezioni del 2007, in particolare, furono un punto di svolta: nonostante fosse considerato il favorito, la Commissione elettorale dichiarò vincitore l’avversario Mwai Kibaki, scatenando imponenti proteste che causarono oltre 1.300 morti e costrinsero 600mila persone a fuggire dalle loro case. A seguito di questa crisi, l’ex segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, mediò un accordo che portò alla formazione di un governo di unità nazionale, con Odinga come primo ministro fino al 2013.
Nel 2017, dopo la vittoria di Uhuru Kenyatta, denunciò nuovamente brogli e ottenne l’annullamento delle elezioni. Sebbene le elezioni furono ripetute, Odinga boicottò il voto, insistendo sull’attuazione di riforme elettorali e Kenyatta vinse con oltre il 98%. Anche dopo il passaggio al potere di William Ruto, Odinga ha continuato a contestare la legittimità delle elezioni, perdendo anche nel 2022, rimanendo sempre in prima linea nella lotta contro presunti brogli.
Nel 2023, è stato tra i politici che hanno guidato le manifestazioni contro Ruto, riuscendo a far annullare una legge controversa che prevedeva l’aumento di diverse tasse.
Incredibile, un leader così carismatico e combattivo che ha lottato per la democrazia!!! Le sue battaglie rimarranno nella storia del Kenya. Che tristezza vedere una figura del genere andare via… e chissà cosa accadrà ora per il paese.