Firenze, 21 ottobre 2025 – È domenica mattina. Raffaele Marianella, 65 anni, si ferma al Caffé Le Cure, il suo bar di fiducia, prima di un’altra trasferta. Ogni mattina va a fare colazione lì, dove conosce tutti. Dopo un cappuccino e un bombolone alla crema, Marianella si prepara a partire. “Era ‘il solito’ – racconta commosso dietro il bancone del bar Andrea Bondi – Ormai era di casa, ogni giorno si fermava a fare due chiacchiere. Un simpaticone. Stava organizzando un viaggio per il Giappone con sua moglie”, riporta Attuale.
Come ogni domenica, direzione Pistoia
Questa volta Marianella deve portare i tifosi del Pistoia Basket 2000 a Rieti, dove la squadra toscana giocherà contro la Real Sebastiani Rieti alle 18. A 65 anni, Marianella è prossimo alla pensione, ma ha dedicato anni della sua vita a diverse agenzie di viaggio, costruendosi una reputazione come persona esperta e affidabile. “Quello che gli è capitato è una barbarie”, commenta il suo ex datore di lavoro Giuliano Del Rio.
Il suo nuovo inizio a Firenze
Arrivato a Firenze più di dieci anni fa dopo la separazione, Marianella aveva trovato un nuovo amore, risposandosi con una donna giapponese. In attesa di un viaggio imminente nella terra del Sol Levante, restava legato a Roma non solo come tifoso, ma anche per i suoi tre figli, due maschi e una femmina. “Ti terrò sempre nel mio cuore”, scrive Federica, la più giovane, sui social. Nel suo lavoro, souvente lontano, si è trasformato in un supporto prezioso, consigliando i colleghi più giovani.
Rispetto per un compagno perduto
Per questa trasferta, Marianella non avrebbe dovuto guidare, ma accompagnare un collega, per fargli da supporto. “Era un modo per assicurarsi che tutto andasse bene, soprattutto nei viaggi notturni – racconta Isabella, segretaria della Jimmy Travel, con la voce rotta dal dolore – Era un normale servizio, come ne facciamo ogni giorno. Ora basta viaggi con tifoserie, per rispetto di Raffaele”.
Quella domenica, come ogni altra, il cappuccino fumante attendeva al bancone, mentre Marianella scambiava battute con gli amici del bar e qualche commento sulla Fiorentina. Con la sigaretta pronta per essere accesa, ha dato un ultimo saluto e una promessa di rivedersi il giorno seguente, ma qualcuno ha rovinato quel momento di quotidianità.