Oltre 500mila abusi all’anno: il dramma della violenza contro le donne in Italia

30.10.2025 03:05
Oltre 500mila abusi all'anno: il dramma della violenza contro le donne in Italia

Roma, 30 ottobre 2025 – Gli uomini che maltrattano le donne continuano a costituire una grave emergenza in Italia. Nel 2024, si sono registrati quasi 24mila reati spia, secondo i dati del Viminale. Gli atti persecutori hanno raggiunto quota 20.289, mentre le violenze sessuali sono state 6.587. Tra i delitti che mostrano segnali di violenza di genere, sono stati registrati 70 femminicidi dall’inizio dell’anno, con 62 prevenuti, come riportano i dati dell’Osservatorio ‘Non una di meno’, riporta Attuale.

Tuttavia, l’Istat avverte che “a causa della differenza tra il numero delle denunce presentate e la situazione reale, la fonte amministrativa degli archivi delle Forze di polizia non può costituire uno strumento conoscitivo esaustivo rispetto al fenomeno generale della violenza sulle donne”. Negli ultimi cinque anni, 2 milioni 433mila donne hanno subìto, almeno una volta, una forma di violenza fisica o sessuale, rappresentando l’11,3% delle donne dai 16 ai 70 anni.

Il tasso di sommerso è altissimo

Il tasso di sommerso continua a essere allarmante. Solo una donna su dieci che subisce violenza si fa avanti con una denuncia, e le donne straniere sono ancor meno propense a farlo. Fonti delle Procure stimano che, per avere una visione più realistica del fenomeno, si debba moltiplicare i reati accertati per 10, portando la cifra a oltre 500mila uomini che ogni anno esercitano violenza contro le donne.

Solo una ristretta percentuale di questi uomini segue percorsi di recupero. Secondo l’ultima indagine nazionale sui Centri per uomini autori di violenza (Cuav), realizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, nel 2022 hanno partecipato ai Cuav 4.174 uomini, con una media di 45,9 uomini per centro.

Demurtas: “È solo la punta di un iceberg”

“Il dato – spiega Pietro Demurtas, ricercatore presso l’Irpps-Cnr – è solo la punta di un iceberg, emersa soltanto grazie all’introduzione del Codice rosso. L’aumento degli uomini segnalati, registrato tra il 2018 e il 2022 (+2.126 accessi), è attribuibile agli invii da parte dei servizi territoriali dei giudici. Questi uomini sono in realtà costretti a seguire i percorsi di recupero per evitare la sospensione condizionale della pena. La mancanza di un aumento di persone che si presentano spontaneamente è preoccupante: indica assenza di consapevolezza.”

Per migliorare il tracciamento delle violenze, Demurtas suggerisce di inventarsi dei metodi per coinvolgere uomini che non entrano in contatto con le autorità. Una possibile soluzione è quella di istituire dei numeri telefonici di ‘supporto’, finalizzati a intercettare i violenti, sfruttando il loro disagio per fornire assistenza.

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