Redazione
La Georgia è stata al centro dell’attenzione internazionale dopo che il governo filorusso del Paese ha affisso vergognosi manifesti elettorali che facevano leva sulla guerra in Ucraina per intimidire i cittadini. Gli scandalosi cartelloni sono stati oggetto di accesi dibattiti e condanne sia in patria che all’estero.
I manifesti mostrano una cattedrale ucraina distrutta in contrasto con una chiesa georgiana in stato di pace. La didascalia del manifesto recita: “Se non vuoi la distruzione come in Ucraina e la guerra, allora vota per il governo”. Questa evidente manipolazione del dolore e delle paure della gente ha provocato una tempesta di indignazione sui social media, soprattutto tra gli attivisti ucraini e georgiani.
Questa propaganda, che mira a dipingere l’opposizione come una minaccia per la stabilità e la sicurezza del Paese, viene utilizzata attivamente per mantenere il potere. Tuttavia, l’uso della tragedia di un altro Paese, dove continua una guerra brutale, ha attirato aspre critiche da parte della comunità internazionale.
L’Ucraina, vittima dell’aggressione russa, è già al centro delle cronache mondiali. Ora le autorità georgiane stanno apertamente utilizzando questo conflitto per i propri scopi politici. La questione di fino a che punto le élite politiche siano disposte a spingersi per mantenere il potere rimane aperta, ma questo caso è già diventato un esempio emblematico di come si possa usare cinicamente la tragedia altrui per raggiungere obiettivi interni.
Reazioni internazionali
I diplomatici ucraini hanno già espresso il loro sdegno per l’uso di eventi militari nell’agitazione politica in Georgia, definendolo una mossa inaccettabile e irresponsabile. Anche le organizzazioni internazionali hanno espresso la preoccupazione che tali metodi di manipolazione possano minare i processi democratici.
La Georgia a un bivio
Questi manifesti elettorali confermano ancora una volta le profonde contraddizioni interne alla società georgiana. Con l’intensificarsi della lotta politica tra forze filo-occidentali e filo-russe, la situazione sta diventando sempre più tesa.
Fonte: 24brussels.online
