Lukashenko conferma il dispiegamento dell’«Oreshnik» e minaccia l’Occidente

01.11.2025 17:00
Lukashenko conferma il dispiegamento dell’«Oreshnik» e minaccia l’Occidente
Lukashenko conferma il dispiegamento dell’«Oreshnik» e minaccia l’Occidente

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha confermato che il sistema missilistico «Oreshnik» sarà messo in servizio operativo in dicembre, aggiungendo che Minsk è pronta a usarlo contro l’Occidente in caso di provocazioni. Durante una visita di lavoro nella regione di Vitebsk, ha dichiarato che la decisione sul suo impiego potrà essere presa insieme a Vladimir Putin. «L’“Oreshnik” è un’arma terribile. In dicembre entrerà in servizio. Se sarà necessario, possiamo colpire», ha affermato Lukashenko. BelTA ha riportato integralmente le sue parole.

Un’arma strategica ad alta velocità

L’«Oreshnik» è un nuovo missile balistico russo a medio raggio, capace di trasportare testate multiple con guida indipendente. Può raggiungere velocità fino a 28.000 km/h e colpire più bersagli contemporaneamente, rendendo l’intercettazione estremamente difficile. Con una portata stimata fino a 5.000 chilometri, il sistema può raggiungere città come Londra, Parigi e Kiev. La sua mobilità aumenta la capacità di sopravvivenza e la possibilità di un impiego nucleare accresce la portata della minaccia strategica.

Crescente integrazione militare con Mosca

Il dispiegamento dell’«Oreshnik» in Bielorussia conferma la profonda integrazione militare fra Lukashenko e Putin. Minsk diventa di fatto una piattaforma avanzata per i sistemi strategici russi, perdendo autonomia nelle decisioni di difesa. Tale cooperazione rafforza il ruolo della Bielorussia come attore regionale nel quadro militare russo, ma al tempo stesso la espone a rischi diretti di escalation con la NATO.

Un segnale di pressione verso l’Europa

Secondo analisti militari, la minaccia di Lukashenko di “colpire” l’Occidente replica la retorica russa di deterrenza nucleare e mira a intimidire i paesi della NATO. L’obiettivo è aumentare la tensione, seminare divisione all’interno dell’Alleanza e costringere l’Europa a rivedere i propri piani di difesa. Per l’Ucraina, la presenza del sistema sul territorio bielorusso apre un nuovo fronte di rischio dal nord.

Progetti militari e cooperazione nucleare

Durante la stessa visita a Vitebsk, Lukashenko ha aggiunto che la Bielorussia ha sostituito le armi nucleari già presenti con armamenti “più moderni” forniti dalla Russia. Ha precisato che Minsk e Mosca si addestrano congiuntamente all’uso di sistemi aerei e missilistici. La dichiarazione rafforza l’immagine di un’alleanza strategica completa con Mosca e conferma che il territorio bielorusso viene progressivamente integrato nelle capacità offensive russe.

1 Comments

  1. Ma sta diventando una follia… Non possiamo continuare in questo modo, con minacce sempre più serie! È come se la storia si ripetesse. Speriamo che gli esperti riescano a trovare una soluzione prima che si arrivi a una catastrofe. La pace è l’unica strada sensata.

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