La procura di Palermo chiede arresti domiciliari per Salvatore Cuffaro e Saverio Romano per irregolarità nella sanità siciliana

04.11.2025 16:15
La procura di Palermo chiede arresti domiciliari per Salvatore Cuffaro e Saverio Romano per irregolarità nella sanità siciliana

Richiesta di arresti domiciliari per Salvatore Cuffaro e Saverio Romano

La procura di Palermo ha richiesto gli arresti domiciliari per Salvatore (detto Totò) Cuffaro, ex presidente della regione Sicilia e segretario nazionale della Democrazia Cristiana Sicilia, e per il deputato di Noi Moderati Saverio Romano, nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità legate a determinati appalti nel settore sanitario siciliano, riporta Attuale.

In totale, le autorità hanno richiesto misure cautelari per altre 16 persone coinvolte. Le accuse nei confronti di Cuffaro e Romano riguardano diversi reati, tra cui associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. Secondo le indagini, Cuffaro avrebbe sfruttato la sua lunga carriera politica per influenzare concorsi e gare d’appalto, avvantaggiando imprenditori a lui vicini.

Il giudice per le indagini preliminari ora interrogherà gli indagati e deciderà sull’accoglimento delle richieste di misure cautelari. Per quanto riguarda Romano, essendo un parlamentare, il giudice dovrà prima ottenere l’autorizzazione dalla Camera per procedere. Sono state disposte anche perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni di entrambi i politici.

Cuffaro è stato una figura politica di grande rilievo in Sicilia, avendo ricoperto la carica di presidente della regione dal 2001 al 2008, sostenuto da una coalizione di centrodestra. Nel 2011, era già stato condannato in via definitiva a sette anni di carcere per favoreggiamento di mafiosi e rivelazione di segreto d’ufficio. Saverio Romano, d’altra parte, ha affrontato nel corso degli anni diverse indagini, compresi reati come concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, ma tutti i procedimenti si sono sempre chiusi con assoluzioni o archiviazioni.

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