Ergastolo definitivo per Filippo Turetta per l’omicidio della ex Giulia Cecchettin

15.11.2025 06:25
Ergastolo definitivo per Filippo Turetta per l'omicidio della ex Giulia Cecchettin

Condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin

Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata uccisa a coltellate l’11 novembre 2021. Ieri si è concluso l’iter processuale con la decisione presa dal presidente della Corte d’assise d’appello di Venezia, Michele Medici, che ha dichiarato inammissibile l’impugnazione della sentenza di primo grado. Tanto la Procura generale quanto la difesa hanno rinunciato ai ricorsi, rendendo il processo un “non processo”. Tale condanna all’ergastolo non ha precedenti nella giurisprudenza italiana, riporta Attuale.

Nell’aula bunker di Mestre erano assenti tutti i diretti interessati: Turetta, i suoi avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, sostituiti da colleghi, e il padre di Giulia, Gino Cecchettin. Il legale di quest’ultimo, Stefano Tigani, ha commentato questa nuova fase del procedimento: “Ora lui è nella fase due”, evidenziando come, malgrado la condanna, non siano state riconosciute le aggravanti della crudeltà e dello stalking, nonostante le 75 coltellate infitte e i migliaia di messaggi inviati da Turetta. “Dal punto di vista umano non serviva una pronuncia tecnica: tutti abbiamo visto quanto questo delitto sia stato crudele e segnato da atti persecutori”, ha aggiunto Tigani.

L’avvocato di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, Nicodemo Gentile, ha sottolineato: “La Corte ha riconosciuto il movente di genere: questi uomini uccidono per punire l’”insubordinazione” della donna. Mi auguro che da ora l’aggravante dei motivi abietti o futili venga riconosciuta più spesso nei femminicidi, frutto dell’analfabetismo emotivo di questi uomini”.

Il percorso verso la giustizia non si ferma qui. Gentile ha affermato che “Giulia si ricorderà fuori dalle aule, com’è già accaduto con l’impegno della sua famiglia”. Ha inoltre evidenziato come la battaglia per l’educazione affettiva nelle scuole debba continuare in questa direzione per onorare la memoria di Giulia.

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