Condanna del procuratore generale spagnolo: una crisi per il governo Sánchez
Il procuratore generale spagnolo Álvaro García Ortiz è stato condannato a due anni d’interdizione dai pubblici uffici per rivelazione di segreto d’ufficio, un caso che riflette le tensioni tra giustizia e politica in Spagna. Questo incidente giunge in un momento in cui il primo ministro Pedro Sánchez affronta crescenti difficoltà legate a inchieste giudiziarie che coinvolgono il suo governo, riporta Attuale.
La condanna di García Ortiz ha suscitato un ampio dibattito mediatico, coinvolgendo i principali partiti spagnoli: il PSOE e il Partido Popular. I Socialisti sono stati danneggiati dal fatto che García Ortiz fosse stato nominato dal governo di Sánchez, mentre i Popolari sono coinvolti poiché le indagini sono partite da un caso che ha riguardato Alberto González Amador, partner di Isabel Díaz Ayuso, influente figura del partito di centrodestra e presidente della regione di Madrid.
González Amador è accusato di frode fiscale per un’evasione da 350mila euro. Il caso ha avuto rilevanza mediatica fin dal 2024, complicato dall’utilizzo politico delle sue implicazioni. García Ortiz è stato accusato di aver divulgato a giornali alcune email tra la procura di Madrid e il legale di González Amador, il che ha portato all’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio.
Le email in questione sono emerse dopo che il quotidiano El Mundo aveva diffuso notizie infondate riguardo a un presunto accordo di patteggiamento offerto dall’accusa all’imprenditore. In realtà, l’imprenditore stesso avrebbe chiesto un patteggiamento in cambio di una ammissione di colpevolezza, come confermato da un comunicato della procura. Questo caso evidenzia come entrambe le fazioni stessero cercando di utilizzare i media per influenzare l’opinione pubblica e il corso delle indagini.
La Corte non ha ancora reso note le motivazioni della condanna, lasciando aperti interrogativi sulla diretta responsabilità di García Ortiz nella fuga di notizie. Durante il processo, non sono emerse prove dirette contro di lui, e la corte si sarebbe concentrata su aspetti minori. Alcuni giornalisti hanno dichiarato che la loro fonte non era il procuratore generale, avvalendosi del segreto professionale.
Questa condanna giova ai Popolari, in un clima politico in cui entrambi i grandi partiti si accusano reciprocamente di strumentalizzare la giustizia per fini politici. Le tensioni sono amplificate dal fatto che la Corte Suprema, composta in gran parte da giudici conservatori, ha emesso la condanna con un voto di 5 a 2, un chiaro segnale di divisione politica.
I partiti di sinistra, tra cui Sumar e Podemos, hanno descritto la condanna come un “golpe giudiziario”, mentre i Popolari e Vox stupiscono il dibattito politico chiedendo le dimissioni di Sánchez e invocando l’arresto del primo ministro. Questo episodio si colloca in un contesto di crescente crisi politica per il governo, aggravato da indagini che hanno coinvolto anche membri della famiglia di Sánchez e funzionari del suo partito.
Il caso García Ortiz è emerso in un clima di sfiducia nei confronti del sistema giudiziario, con affermazioni di strumentalizzazione da entrambe le parti. La sinistra accusa i Popolari di controllare il sistema giudiziario per danneggiare gli avversari, e la situazione è ulteriormente complicata da precedenti denunce di corruzione che hanno colpito vari membri del governo socialista.
Il futuro politico di Sánchez e la stabilità del suo governo appaiono incerti, mentre le tensioni tra giustizia e politica continuano a dominare il panorama spagnolo.