Controversia sui bambini di Palmoli: il governo avvia accertamenti dopo le critiche al Tribunale dei minori

25.11.2025 06:15
Controversia sui bambini di Palmoli: il governo avvia accertamenti dopo le critiche al Tribunale dei minori

Trasferimento dei Bambini del Bosco di Palmoli: Emergenza Sociale e Legalità in Discussione

L’attenzione dell’opinione pubblica per il trasferimento in una comunità protetta dei tre bambini del bosco di Palmoli, in Abruzzo, in condizioni materiali disagiate e senza vita relazionale con i coetanei, rimane altissima a distanza di giorni. La scelta di separare i minori dai genitori, con la madre trasferita nella stessa struttura che può vederli solo dopo i pasti e il padre rimasto nel rudere di famiglia con gli animali che può incontrarli con minore frequenza, scatena sentimenti di critica virulenta. La richiesta di una dettagliata relazione sul caso, avanzata dal Guardasigilli Carlo Nordio al Tribunale dei minori dell’Aquila, contribuisce a far emergere la necessità di un esame approfondito delle decisioni prese, riporta Attuale.

Il Ministero della Giustizia attiverà un controllo su ordinanze, relazioni e referti, con l’obiettivo di chiarire il operato dei giudici nel caso. Al termine di questo accertamento, Nordio potrà decidere se archiviare, applicare sanzioni o, in caso di problematiche particolari, inviare ispettori o avviare un’inchiesta.

Le azioni legali della famiglia non si limitano però alle dinamiche ministeriali. Il ricorso contro il provvedimento di sospensione della potestà genitoriale a Catherine Birmingham, 45enne australiana, e Nathan Trevallion, 51 anni, britannico, sarà depositato entro il 29 novembre “per riportare i piccoli a casa prima di Natale”, ha dichiarato l’avvocato Giovanni Angelucci. Per il legale, il rapido ricongiungimento della famiglia è un obiettivo “difficile ma non impossibile”. Si sottolinea la necessità di mantenere un approccio tecnico-giudiziario, separandolo dal clamore mediatico sui bambini “strappati alla famiglia”, enfatizzato dai partiti di centrodestra. “Non è una questione politica, ma umana che parla di libertà e diritti”, afferma il legale, aggiungendo che la famiglia non ha bisogno del governo per affrontare la situazione.

Nathan, il padre dei tre minori, mostra grande preoccupazione e non rilascia ulteriori dichiarazioni. Questa scelta arriva dopo una riunione con altre famiglie ‘neorurali’ della zona, una trentina in tutto, preoccupate che la situazione possa coinvolgere anche loro. La campagna sui social, le petizioni online e le trasmissioni televisive suggeriscono un approccio di prudenza. Giuseppe Masciulli, sindaco di Palmoli, ha confermato il suo pieno sostegno alla famiglia e al Tribunale, evidenziando l’importanza di collaborare per trovare una soluzione condivisa, come migliorare le condizioni igienico-sanitarie della casa e garantire la vita relazionale dei bambini mandandoli a scuola. Tale soluzione di mediazione non pregiudicherebbe il “obbligo scolastico attraverso l’educazione domiciliare”, già definito “regolarmente espletato” da una nota ministeriale.

Intanto, Matteo Salvini ha intensificato la sua azione, presentando un’interrogazione europea e programmando una visita in Abruzzo per raccogliere firme contro l’ordinanza del Tribunale dei minori. Tuttavia, all’Aquila, le informazioni sono scarse, poiché i componenti togati del Csm richiedono l’apertura di una pratica a tutela dei giudici, che sono stati oggetto di minacce e insulti, affermazioni che “trascendono la legittima critica a un atto giudiziario” e mettono in pericolo il loro operato, esponendoli a una indebita pressione mediatica.

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