Zelensky: “Adesione alla Nato altrimenti torniamo al nucleare”

18.10.2024
Zelensky: "Adesione alla Nato altrimenti torniamo al nucleare"
Zelensky: "Adesione alla Nato altrimenti torniamo al nucleare"

Il presidente ucraino ha presentato ai leader europei il “piano per la vittoria”. Il sostegno della Corea del Nord alla Russia con diecimila soldati definito il “primo passo verso la guerra mondiale”

Volodymyr Zelensky è intervenuto a Bruxelles durante il Consiglio europeo menzionando la minaccia di una guerra mondiale, la necessità di missili a lungo raggio per colpire siti militari russi e un possibile ritorno al nucleare da parte dell’Ucraina, se non verrà accelerata la procedura di adesione alla Nato. Dopo aver presentato il suo “piano per la vittoria” ai 27 leader dell’Unione europea, Zelensky ha ribadito la necessità di più armi, ma soprattutto di un “invito” ufficiale di adesione all’Alleanza atlantica. Un passo in avanti in questa direzione viene ritenuto indispensabile in termini di deterrenza, per arginare le azioni del presidente russo Vladimir Putin e arrivare al tavolo delle trattative in condizioni migliori rispetto a quelle odierne.

Zelensky insiste sull’adesione alla Nato 

Dopo che la scorsa settimana si era impegnato in un tour lampo in Europa, per incontrare i capi di governo di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, Zelensky si è fiondato nella capitale europea per convincere anche gli altri partner del blocco a rafforzare il loro sostegno. Il presidente ucraino è arrivato a Bruxelles su invito del presidente uscente del Consiglio Ue Charles Michel, per presentare di persona il suo “piano per la vittoria” ai leader dei 27 Stati membri, oltre alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e alla presidente del parlamento Ue Roberta Metsola.

Durante la conferenza stampa, Zelensky ha rafforzato le sue richieste. “Se i partner non ci seguono, soprattutto sull’adesione alla Nato e sui finanziamenti, la situazione sarà estremamente difficile per noi. La debolezza dell’Ucraina si trasforma in un privilegio per la Russia”, ha messo in luce il leader ucraino. Il nodo è ottenere un invito ufficiale per l’Ucraina ad aderire all’Alleanza atlantica. Mark Rutte, il nuovo segretario generale, che pure ha incontrato Zelensky la scorsa settimana e lo rivedrà in giornata, non si è sbilanciato. 

La Nato titubante sull’adesione all’Ucraina

Il 16 ottobre Rutte ha dichiarato che l’Alleanza raggiungerà l’obiettivo di 40 miliardi di euro di aiuti militari per l’Ucraina. Sulla data esatta in cui l’Ucraina entrerà a far parte della Nato invece non si è espresso. Una posizione che deve aver irritato Kiev. Zelensky sa di non poter spingere troppo sull’acceleratore, che probabilmente l’adesione potrà concretizzarsi solo alla fine della guerra, come ha ammesso davanti ai giornalisti di avere bisogno di una carta da potersi giocare con Mosca.

“Possiamo parlare di un percorso, “se riceviamo segnale dalla Nato sarà diverso”, “dateci la possibilità di un segnale affinché la Russia si fermi”. Queste alcune delle frasi adoperate dal presidente ucraino. “Non possiamo presentarci ad un nuovo summit per la pace senza un invito ufficiale ad aderire alla Nato. Stiamo preparando il summit, ma tutti i nostri partner vogliono che la Russia sia rappresentata in questa occasione. Quindi dobbiamo arrivare all’incontro in condizioni differenti rispetto al passato”, ha sottolineato Zelensky. 

Le truppe nordcoreane in Ucraina

Il leader giallo-blu ha detto inoltre che ufficiali dell’esercito nordcoreano si trovano già nei territori ucraini temporaneamente occupati dalla Russia. Ha anche affermato che i servizi di intelligence del Paese hanno trovato prove che suggeriscono che circa 10mila soldati nordcoreani sono in fase di addestramento per unirsi alle truppe russe in Ucraina. “La Russia non riesce a reclutare nuovi soldati reclutati tra i russi, perché l’opinione pubblica russa è contraria a questa guerra, quindi Putin cerca altrove per rinforzare le sue truppe”, ha affermato Zelensky. 

Il rischio di una guerra mondiale

Dopo il sostegno da parte di Teheran tramite l’invio di droni kamikaze, l’utilizzo di soldati stranieri da parte di un altro Stato è il segnale di una ulteriore escalation, secondo il leader ucraino. “Finora l’Iran ha dato dei droni kamikaze, ma non ha fornito risorse umane. Ora con la Corea del Nord vediamo il primo passo verso la guerra mondiale”, ha aggiunto. Il Cremlino ha già smentito in precedenza le voci sul coinvolgimento della Corea del Nord. Il “piano per la vittoria” di Zelensky prevede anche l’adozione di sistemi di difesa aerea più potenti, attacchi contro obiettivi militari collocati all’interno del territorio russo e l’accesso a maggiori informazioni dai sistemi di intelligence dagli alleati. Però potrebbe non bastare e Kiev guarda già oltre.

La minaccia dell’uso di armi nucleari

Zelensky ha ricordato che nel 1991 l’Ucraina per ottenere la propria indipendenza aveva accettato un piano per rinunciare alle armi nucleari di cui era in possesso dopo la disgregazione dell’Unione sovietica. “Gli Stati Uniti, la Cina, la Russia e altri Stati erano garanti di questo documento. Come possiamo credere ora a questi partner che avrebbero dovuto difendere la nostra integrità territoriale?”, ha chiesto provocatoriamente Zelensky. “Tutte le potenze nucleari non hanno rispettato a questo accordo. Solo l’Ucraina ha rinunciato alle armi nucleari. O ci riarmiamo sul piano nucleare o beneficiamo di un’alleanza tramite la Nato”, ha concluso il leader ucraino. 

La reazione di Trump

Per ottenere questo lasciapassare è necessaria l’approvazione da parte dei 32 membri della Nato, ma il voto più influente resta quello degli Stati Uniti. Per questo motivo Zelensky ha ammesso di averne parlato, oltre che con il presidente Usa Joe Biden e con la candidata democratica Kamala Harris, anche col candidato alla Casa Bianca Donald Trump. La sua risposta? “Lei presenta dei buoni argomenti”, avrebbe detto il tycoon. Zelensky è atteso anche al quartier generale della Nato per un vertice di due giorni con i ministri della Difesa dell’Alleanza.

Lascia un commento

Your email address will not be published.