Mogherini e Sannino rilasciati dopo l’interrogatorio per frode e corruzione in Belgio

03.12.2025 08:55
Mogherini e Sannino rilasciati dopo l'interrogatorio per frode e corruzione in Belgio

Federica Mogherini, già Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera, è stata rilasciata dopo essere stata fermata martedì pomeriggio in Belgio nell’ambito di un’inchiesta riguardante un appalto per un corso post-universitario per giovani diplomatici finanziato dalla UE presso il Collegio Europeo di Bruges, di cui è rettrice, riporta Attuale.

Insieme a Mogherini, 52 anni, sono stati fermati anche l’ambasciatore Stefano Sannino, 65 anni, ex segretario generale del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (Seae), e Cesare Zegretti, manager del collegio. La magistratura ha richiesto la rimozione dell’immunità diplomatica per procedere nei confronti di Mogherini e Sannino.

A qualcuno manca il timore della giustizia?

L’indagine, condotta dalla procura federale fiamminga e dall’ufficio di Bruxelles, si concentra su presunte irregolarità legate all’assegnazione del progetto dell’Accademia diplomatica dell’Unione Europea, che offriva un programma di formazione post-universitaria di nove mesi per giovani diplomatici.

Tra i reati ipotizzati ci sono turbativa e frode in appalti pubblici, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale, con fatti risalenti al periodo 2021-2022. L’inchiesta è stata avviata dalla procura di Bruges e sviluppata dall’European Public Prosecutor’s Office (Eppo), che si occupa di frodi relative all’uso di fondi dell’UE.

Gli inquirenti sospettano favoritismi e turbative nel programma di formazione, mentre oltre ai tre fermi è stata eseguita una serie di perquisizioni nelle sedi del Seae e del Collegio a Bruges. Si ritiene che i rappresentanti del Collegio fossero stati informati anticipatamente sui criteri di selezione, avendo “sufficienti motivi per credere” di potersi aggiudicare il corso prima della pubblicazione ufficiale del bando da parte del Seae.

In particolare, i magistrati evidenziano che sarebbe stata violata una norma che sanziona la “concorrenza sleale” e che informazioni ottenute illecitamente sarebbero state condivise con uno dei candidati del bando.

Ulteriori accertamenti si concentrano sull’acquisto di un immobile a Bruges, costato al Collegio 3,2 milioni di euro, per ospitare i diplomatici. Questo acquisto si sarebbe verificato nel 2022, poco prima che venisse pubblicato il bando di gara per il finanziamento di 654 mila euro, secondo quanto riporta Euractiv.

Un funzionario dell’UE ha dichiarato che l’inchiesta non riguarda eventi successivi all’insediamento di Kaja Kallas come Alto Rappresentante per gli Affari Esteri nel 2024. La Commissione Europea ha preferito non commentare l’indagine in corso.

Il Collegio d’Europa ha affermato di essere “pronto a collaborare pienamente con le autorità” per garantire trasparenza e rispetto nell’indagine, sottolineando il suo impegno a mantenere standard elevati di integrità e correttezza.

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