Come cambiano i rimborsi dei pedaggi autostradali in Italia dal 2026

03.12.2025 16:55
Come cambiano i rimborsi dei pedaggi autostradali in Italia dal 2026

Rimborsi per gli automobilisti in autostrada a partire dal 2026

Roma, 3 dicembre 2025 – Una nuova normativa prende forma per i conducenti che affrontano lunghe attese in autostrada. A partire dal 2026, gli automobilisti bloccati in situazioni di traffico intenso avranno diritto a un rimborso. Tuttavia, questi rimborsi non saranno concessi in tutte le circostanze e ci sono molte condizioni da considerare. La delibera recentemente approvata dal Consiglio dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti stabilisce un principio fondamentale: il pay per use, ossia il pedaggio dovrà sempre essere equo e proporzionato al servizio realmente ricevuto, riporta Attuale.

Il diritto al rimborso parziale (integrale solo in rari casi) scatta in due situazioni specifiche: in caso di ritardi dovuti a cantieri programmati e in caso di blocco del traffico totale. Nel caso di lavori su tronconi gestiti dal medesimo concessionario, i rimborsi saranno operativi entro il 1 giugno 2026, mentre per cantieri co-gestiti, il termine scade il 1 dicembre 2026. Durante il 2026 e 2027, l’Autorità dei trasporti monitorerà l’efficacia del sistema e condurrà una verifica di impatto, con scadenza fissata al 31 luglio 2027.

Un automobilista ha diritto a un rimborso in caso di cantieri. Se il tratto percorso è inferiore ai 30 km, il rimborso è garantito a prescindere dal ritardo. Per tratti tra 30 e 50 km, il rimborso si attiva con un ritardo di almeno 10 minuti, mentre per percorsi superiori a 50 km è necessario un ritardo di almeno 15 minuti. Anche i titolari di abbonamenti usufruiranno della stessa protezione degli utenti occasionali e potranno recedere dagli abbonamenti qualora i lavori limitino la fruibilità delle tratte abituali. Gli importi rimborsati saranno calcolati in base a vari fattori tramite un algoritmo che considererà la riduzione delle corsie e la durata dei lavori.

In caso di somme inferiori a 10 centesimi, i rimborsi non verranno erogati, e gli importi superiori a tale soglia saranno accreditati a partire da 1 euro. Il concessionario è esonerato dall’obbligo di rimborso se ha già previsto una riduzione generalizzata del pedaggio per cantieri emergenziali come incidenti o eventi meteorologici imprevisti. Tuttavia, inizialmente saranno esclusi dal meccanismo anche i cosiddetti cantieri mobili, nonostante obblighi di informazione da parte dei concessionari.

Per quanto riguarda i blocchi del traffico, il rimborso per il pedaggio della tratta coinvolta sarà calcolato su base soggetta a soglie, con rimborsi crescenti in base alla durata del blocco. I dettagli sono i seguenti:

  • Blocco della durata tra i 60 e i 119 minuti: rimborso pari al 50%
  • Blocco di 120-179 minuti: rimborso pari al 75%
  • Blocco di oltre 180 minuti: rimborso integrale (100%)

Gli utenti potranno monitorare la situazione stradale tramite un’app dedicata, utilizzabile da tutti i gestori, che consentirà anche di richiedere il rimborso automatico. Gli iscritti riceveranno comunicazione di accredito entro 10 giorni, con rimborso erogato entro 5 o 10 giorni a seconda del metodo di pagamento. Coloro che non utilizzano l’app possono comunque richiedere il rimborso attraverso i canali forniti dai concessionari.

Tuttavia, Codacons ha messo in evidenza alcuni limiti di questo sistema di rimborsi. Secondo l’associazione dei consumatori, il rischio principale è che le società concessionarie possano recuperare i costi dei rimborsi aumentando le tariffe. Infatti, in caso di ritardi da cantieri, fino al 2027, i gestori potranno recuperare il 100% delle spese, con una diminuzione progressiva nei successivi anni. “In sostanza, i rimborsi concessi per ritardi e blocchi del traffico saranno pagati dai conducenti stessi attraverso tariffe autostradali più elevate”, ha dichiarato Codacons.

L’associazione ha inoltre sottolineato che il rimborso non sarà dovuto se c’è già una riduzione generalizzata del pedaggio sul percorso interessato e ha evidenziato l’esclusione dei cantieri mobili dal meccanismo. Infine, il rimborso integrale per blocchi di traffico sarà attivato solo per ritardi superiori a 3 ore, mentre per attese di 60-119 minuti il rimborso sarà limitato al 50%, circostanze considerate piuttosto eccezionali.

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