Istruzione parentale in Italia: regole e controversie sulla “scuola a casa”

03.12.2025 17:15
Istruzione parentale in Italia: regole e controversie sulla "scuola a casa"

In un contesto educativo sempre più controverso in Italia, il dibattito sulla scuola familiare e l’istruzione parentale ha ripreso vigore, in particolare dopo la vicenda della famiglia di Palmoli. Tre figli di Nathan Trevillion e Catherine Birmingham sono stati allontanati dalla coppia e trasferiti in una struttura protetta. Contemporaneamente, una questione simile è emersa ad Aretino riguardo ai figli di Harald e Nadia, che non risultano registrati né all’anagrafe né a scuola, alimentando le discussioni sull’educazione non tradizionale. La situazione attuale sottolinea le incertezze e le complessità legislativa riguardanti questi metodi educativi alternativi, riporta Attuale.

Istruzione parentale: la cornice italiana e costituzionale

L’istruzione parentale, comunemente nota come homeschooling, è riconosciuta dalla legge italiana come valida alternativa alla frequenza in classe, purché soddisfi precisi requisiti. Questo diritto è garantito dall’articolo 30 della Costituzione, il quale consente ai genitori di educare i propri figli direttamente. Tuttavia, i genitori devono dimostrare di “averne la capacità tecnica o economica” e comunicare annualmente le loro intenzioni all’autorità competente, secondo quanto stabilito dall’articolo 111 del testo unico sulla scuola (dl n 297 del 16 aprile 1994).

Le famiglie devono presentare una comunicazione preventiva al dirigente scolastico locale, allegando un progetto educativo e garantendo che i bambini sostengano un esame di idoneità annuale, per verificare il raggiungimento degli obiettivi educativi nazionali.

La Cassazione: “La scelta dell’istruzione parentale è pienamente legittima”

Il tema è stato ulteriormente chiarito dalla recente sentenza della Cassazione, datata 4 agosto 2023, che ha affermato che la scelta dell’istruzione parentale è “pienamente legittima” e rappresenta l’esercizio del diritto-dovere genitoriale. Secondo la Corte, eventuali restrizioni alla responsabilità genitoriale sono ammissibili solo quando esistono reali rischi di danno per il minore, che non possono derivare unicamente dalla scelta di un’istruzione parentale.

Cosa dice la Costituzione

È fondamentale evidenziare che in Italia l’obbligo riguarda l’istruzione, non la frequenza scolastica. L’articolo 34 della Costituzione stabilisce che l’istruzione inferiore, erogata per almeno otto anni, è “obbligatoria e gratuita”, in linea con l’articolo 30 che sottolinea il “dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli”. Questo crea un incentivo per i genitori a ricercare le modalità educative considerate più adeguate per lo sviluppo dei propri figli.

I numeri dell’homeschooling in Italia

Nell’anno scolastico 2020-2021, durante l’emergenza Covid-19, il numero di studenti in istruzione a casa ha superato 15.000, un incremento rispetto ai 5.000 del 2018-2019. Attualmente, nel 2024, gli alunni educati a casa sono circa 16.000. Per l’anno scolastico in corso, circa 10.000 studenti sono in homeschooling, sebbene il dato possa non essere definitivo, in quanto le iscrizioni sono aperte fino alla fine delle lezioni.

Unschooling, l’approccio più radicale e frainteso

Accanto all’homeschooling, nel dibattito emerge frequentemente il termine unschooling, una filosofia educativa che promuove l’apprendimento spontaneo e autoguidato. Questa pratica rifiuta programmi scolastici tradizionali e valutazioni formalizzate, enfatizzando l’esplorazione e la curiosità come metodologie di apprendimento. Supportati dall’educatore John Holt, i sostenitori dell’unschooling affermano che i bambini dovrebbero avere la libertà di apprendere secondo i propri ritmi, pur all’interno dei limiti legali, in quanto un approccio “radicale” non è compatibile con gli esami nazionali annuali.

I casi delle famiglie di Palmoli e di Caprese Michelangelo

In merito ai figli di Nathan Trevillion e Catherine Birmingham, il Ministero dell’Istruzione ha dichiarato che l’obbligo scolastico è stato “regolarmente espletato”. Diversamente, nel caso di Harald e Nadia a Caprese Michelangelo, il Tribunale dei minori di Firenze ha riscontrato irregolarità nella loro procedura di istruzione parentale. La sindaca Marida Brogialdi ha affermato che i figli della coppia non risultavano iscritti a nessun programma di educazione parentale e non avevano mai sostenuto le valutazioni richieste.

L’istruzione parentale nel mondo: i numeri e le tendenze

L’istruzione parentale è bene più diffusa in altri Paesi occidentali. Nel Regno Unito, nell’anno scolastico 2023-2024, oltre 60.000 bambini seguivano l’homeschooling, rispetto ai poco meno di 30.000 del 2019-2020. Negli Stati Uniti, il National Center for Education Statistics (NCES) ha riportato che nel 2022-2023 circa il 3,4% degli studenti di tutte le età era istruito a casa, un incremento rispetto al 2,8% del 2018-2019, pre-pandemia.

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