Putin a Nuova Delhi: il conflitto in Ucraina e il futuro della cooperazione russo-indiana
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la liberazione del Donbass e della Novorossiya è prioritaria, affermando che «o libereremo queste aree con la forza, oppure le truppe ucraine se ne andranno e smetteranno di combattere». Parlando a India Today, Putin ha mantenuto un certo grado di ambiguità riguardo i territori da lui rivendicati, il che rimane essenziale per un eventuale negoziato di pace, riporta Attuale.
In occasione della sua visita a Nuova Delhi, la prima dopo l’inizio della guerra in Ucraina, Putin ha dialogato con il premier indiano Narendra Modi, ribadendo l’importanza del legame tra i due paesi, che ha conosciuto alti e bassi negli ultimi anni. Il rapporto è stato in gran parte cementato grazie all’acquisto di petrolio russo a prezzi ribassati, fondamentale per l’economia russa e per le necessità energetiche dell’India.
Putin ha sottolineato che il legame tra Russia e India si basa su un accordo di cooperazione economica e militare firmato nel 1971, sottolineando la necessità di stabilizzare le situazioni in Asia centrale e in Afghanistan. In particolare, l’India è stata storicamente il principale acquirente di armamenti russi.
Modi ha cercato di affermare la sua posizione di «autonomia strategica» nonostante le pressioni internazionali, mentre diplomatici di Francia, Germania e Regno Unito hanno espresso preoccupazioni sul fatto che «Putin finge di volere la pace». Tuttavia, le pressioni per modificare la posizione indiana non hanno prodotto risultati tangibili, come dimostrato dalle affermazioni di Putin.
Putin ha replicato alle affermazioni di Trump, dicendo: «Sono assolutamente certo che Trump voglia sinceramente portare la pace in Ucraina e salvare vite umane. Dovremmo impegnarci tutti nel dialogo e partecipare a questo sforzo». La situazione attuale si presenta complessa, con la Russia che chiede il rispetto della promessa di non allargare la NATO verso est, evidenziando che il suo obiettivo principale non è vincere la guerra, ma proteggere i propri valori e la propria gente.
La questione del concetto di «Nuova Russia» rimane centrale, con Putin che richiama territori storicamente associati a tale definizione, inclusi Kharkiv e Odessa, il che potrebbe lasciare intendere ambizioni territoriali più ampie. La richiesta di definizione delle aree interessate continua a rappresentare un nodo cruciale nel conflitto, evidenziando le tensioni che persistono nella regione.