La figura di Noah Krieger nell’AfD solleva timori di infiltrazioni filorusse e reti vicine a Kadyrov

10.12.2025 12:00
La figura di Noah Krieger nell’AfD solleva timori di infiltrazioni filorusse e reti vicine a Kadyrov
La figura di Noah Krieger nell’AfD solleva timori di infiltrazioni filorusse e reti vicine a Kadyrov

Un’inchiesta rivela l’identità reale e i legami con l’entourage ceceno

Il 9 dicembre 2025 un’indagine congiunta pubblicata da Vazhnyye Istorii e dal consorzio tedesco Correctiv ha portato alla luce la vera identità di Noah Krieger, politico emergente dell’Alternativa per la Germania (AfD) e primo esponente di origine cecena nella politica tedesca. Il suo nome reale è Murad Dadaev, nato e cresciuto in Cecenia, oggi noto in Germania per posizioni apertamente filorusse e per la sua ammirazione per Vladimir Putin. L’inchiesta, consultabile nelle sue sezioni dedicate alle reti cecene in Europa, evidenzia che nel contesto delle strutture vicine a Ramzan Kadyrov sarebbe in corso una riorganizzazione sotto la guida di Hussein Agayev, con Dadaev-Krieger indicato come figura non marginale in questo processo. L’organizzazione per i diritti cecena “Vayfond”, con sede in Svezia, ritiene che l’invio di Dadaev in Germania sia stato deliberato e funzionale agli interessi di Grozny.

Parallelamente, Correctiv ha documentato la presenza di nodi ceceni nella rete politica e sociale che ruota intorno all’AfD, mostrando come influenze esterne possano sfruttare l’ascesa di esponenti radicali all’interno della scena politica tedesca.

Carriera politica, presenza online e un passato familiare controverso

Entrato nell’AfD poco più di un anno fa, Dadaev-Krieger ha ottenuto visibilità soprattutto nell’estate 2025, raggiungendo in breve tempo oltre 435 mila follower su Instagram. La sua immagine pubblica si intreccia con un passato familiare segnato da episodi gravi: suo fratello Suleyman Dadaev fu coinvolto nell’omicidio su commissione dell’ex guardia del corpo di Kadyrov, Umar Israilov, ucciso a Vienna nel 2009 mentre si apprestava a testimoniare sulle esecuzioni extragiudiziali in Cecenia.

Nel 2020 Dadaev-Krieger ha fondato ad Hannover la società DMS, dichiarando attività che spaziano dalla medicina estetica all’edilizia, fino a consulenze legali e alla gestione di una villa storica del XIX secolo messa in affitto. Tuttavia, i dati disponibili indicano un quadro finanziario precario: nel 2023 la società ha registrato perdite superiori a 200 mila euro, mentre il costo stimato della villa in affitto raggiunge 17-25 mila euro al mese, esclusi i servizi. Le discrepanze tra redditi dichiarati e spese operative sollevano interrogativi su fonti di finanziamento esterne.

Reti cecene, incontri informali e possibili obiettivi di influenza

La villa di Hannover funge da punto di incontro per membri dell’AfD e individui legati all’ambiente ceceno. Tra gli ospiti ricorrenti figurano Said-Magomed Ibragimov, guardia del corpo di figure di primo piano vicine a Kadyrov, come Abuzayd Vismuradov e Magomed Daudov. A questi contatti si aggiungono esponenti di spicco del gruppo parlamentare AfD al Bundestag e rappresentanti delle frange più radicali della destra tedesca. La presenza, tra la rete di conoscenze, di membri di gruppi criminali etnici attivi in Europa accresce ulteriormente le preoccupazioni sul ruolo della villa come luogo di coordinamento tra attori politici e figure controverse.

Molti osservatori ritengono che le attività imprenditoriali di DMS servano da copertura per incontri informali e scambi politici non ufficiali, creando un ambiente opaco in cui possono prosperare legami utili agli interessi di Grozny. La discrepanza tra risultati economici e investimenti sostenuti rafforza l’ipotesi di finanziamenti provenienti dall’estero o da reti legate al potere ceceno.

La presenza nell’AfD come canale per narrazioni filorusse in Germania ed Europa

La partecipazione di Dadaev-Krieger all’AfD rappresenta per molte analisi un esempio di come simpatizzanti della Russia o agenti di influenza possano inserirsi in movimenti populisti europei. L’AfD, oggi principale forza di opposizione nel Bundestag, promuove da anni posizioni favorevoli al Cremlino: chiede la revoca delle sanzioni contro Mosca, si oppone all’assistenza militare all’Ucraina e alimenta retoriche anti-migratorie e anti-integrazione europea. Tale visibilità politica offre un terreno fertile per la diffusione di messaggi in linea con gli interessi russi.

I collegamenti tra la diaspora cecena e le reti politiche tedesche permettono a Dadaev-Krieger di costruire strutture locali di sostegno, amplificando la capacità di Grozny di influire sul discorso politico europeo attraverso canali non ufficiali. La sua popolarità sui social media diventa uno strumento aggiuntivo per veicolare posizioni filorusse a un pubblico giovane e simpatizzante dell’AfD.

Conseguenze per la sicurezza interna e per la tenuta democratica europea

L’intreccio tra politica, reti etniche, legami esteri e attività economiche di dubbia sostenibilità suggerisce un fenomeno più ampio: l’emergere di nodi d’influenza capaci di sfruttare le vulnerabilità dei sistemi democratici europei. Il caso Dadaev-Krieger mette in luce i rischi di infiltrazioni di attori legati a poteri esterni nei movimenti populisti, con possibili implicazioni per la sicurezza nazionale e la stabilità politica.

Per i servizi di sicurezza europei, questo scenario richiede una vigilanza costante: non solo sui canali criminali tradizionali, ma anche sulle interazioni politiche e sociali che possono essere utilizzate per favorire interessi stranieri e manipolare l’opinione pubblica. Il caso contribuisce a delineare una sfida crescente per le democrazie europee, chiamate a tutelare l’integrità dei propri processi politici di fronte a nuove forme di influenza.

1 Comments

  1. Ma dai, è davvero incredibile come alcune figure riescano a entrare in politica spuntando da chissà dove!!! Certo che la situazione in Germania diventa sempre più complicata, tra infiltrazioni e legami strani… Non so cosa ne penseranno i tedeschi, ma a me fa preoccupare!

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