I giudici di Torino liberano l’imam Mohamed Shahin, Meloni critica la decisione sulla sicurezza

16.12.2025 05:55
I giudici di Torino liberano l'imam Mohamed Shahin, Meloni critica la decisione sulla sicurezza

Rifuto dell’espulsione dell’imam Shahin: il governo contro la magistratura

La Corte d’Appello di Torino ha respinto la richiesta di trattenimento nel Cpr di Caltanissetta dell’imam Mohamed Shahin, destinatario di un provvedimento di espulsione firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. I giudici torinesi, accogliendo la tesi della difesa supportata da appelli alla liberazione, tra cui quello del vescovo di Pinerolo, hanno stabilito che Shahin non sarà costretto a lasciare l’Italia, riporta Attuale.

La decisione ha suscitato una reazione immediata nel panorama politico. Il centrodestra, compatto, ha definito questa scelta “grave e incomprensibile”. Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, ha denunciato una “politicizzazione” della magistratura, sottolineando la necessità di preservare la sicurezza degli italiani.

In serata, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito la sua posizione da Berlino, durante un vertice per l’Ucraina. Meloni ha chiesto come sia possibile garantire la sicurezza degli italiani quando le iniziative per perseguirla vengono annullate da alcuni giudici. Riferendosi a Shahin, ha ricordato le sue affermazioni sull’attacco del 7 ottobre, interpretandole come una giustificazione del terrorismo.

Il ministero dell’Interno sta ora preparando un ricorso contro la decisione, considerando le motivazioni che nel 2023 avevano già negato all’imam la cittadinanza italiana. Le dichiarazioni fatte da Shahin durante una manifestazione pro-Pal, definite dal ministro come “apologia dell’eccidio del 7 ottobre”, erano state archiviate dalla Procura di Torino per l’assenza di reati. Tuttavia, il Viminale sottolinea la progressiva “radicalizzazione” di Shahin e i suoi legami con individui di sospette simpatie jihadiste. Nel frattempo, il tribunale di Caltanissetta ha sospeso il rigetto della domanda di asilo politico, impedendo l’immediato rimpatrio, poiché i legali di Shahin sostengono che in Egitto rischierebbe la vita come oppositore del governo.

Il dibattito politico si intensifica. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha denunciato una “decisione sconcertante” e ha richiesto che “chi semina odio non può restare in Italia”. Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia, ha descritto la sentenza come “allucinante”, mentre Maurizio Gasparri di Forza Italia ha parlato di “toghe irresponsabili”. Anche Carlo Fidanza ha etichettato la decisione come “vergognosa”. Tuttavia, il leader di Azione, Carlo Calenda, ha ritenuto il rimpatrio di Shahin una misura “corretta e prudente”. Dal canto suo, il Partito Democratico è rimasto silente, evidenziando le divisioni all’interno del centrosinistra, dove alcuni sostengono l’espulsione mentre altri si congratulano per la permanenza dell’imam in Italia.

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