L’India accusa due gruppi militanti pakistani per l’attacco nel Kashmir che ha ucciso 26 turisti

17.12.2025 10:15
L'India accusa due gruppi militanti pakistani per l'attacco nel Kashmir che ha ucciso 26 turisti

L’India accusa gruppi militanti pakistani per l’attacco nel Kashmir

L’agenzia indiana per l’antiterrorismo ha attribuito la responsabilità dell’attacco armato avvenuto ad aprile nel Kashmir, in cui hanno perso la vita 26 turisti, a due gruppi di miliziani pakistani. Le indagini, che si sono protratte per otto mesi, hanno portato alla conclusione che i gruppi islamisti Lashkar-e-Taiba e il Fronte della Resistenza, quest’ultimo meno noto ma legato al primo, avessero pianificato e portato a termine l’operazione, sostenuti dal Pakistan, riporta Attuale.

L’attacco si è verificato a Pahalgam, località situata a circa 90 chilometri a est di Srinagar, la capitale della regione. Questa area, caratterizzata da un’alta affluenza turistica, è da tempo teatro di tensioni tra India e Pakistan, quest’ultimo rivendicando il controllo sul Kashmir, una regione a maggioranza musulmana in un paese prevalentemente induista. A seguito dell’attacco, si sono verificati violenti scontri tra gli eserciti indiano e pakistano.

Dopo l’intensificarsi delle ostilità, i combattimenti si sono interrotti grazie a un accordo di cessate il fuoco stabilito a maggio, supportato dalla mediazione degli Stati Uniti, che ha portato a una temporanea riduzione delle tensioni. Tuttavia, la situazione rimane precaria e l’area continua a sperimentare conflitti intermittenti.

Il Kashmir, punto focale di una lunga disputa territoriale tra India e Pakistan, vive una condizione di instabilità costante. Gli effetti di simili attacchi non si limitano solo alle vittime immediate, ma influenzano gravemente anche il turismo, una delle principali fonti di reddito per la regione.

1 Comments

  1. Che mondo strano, il Kashmir… Una regione così bella ma così piena di violenza e sofferenza. Non posso credere che ci siano persone che credono di risolvere le cose con la violenza. E il turismo ne soffre tantissimo, povera gente. Una situazione davvero insostenibile.

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