I vestiti di alta moda cuciti per 8 euro l’ora e rivenduti a 400 euro

04.11.2024
I vestiti di alta moda cuciti per 8 euro l'ora e rivenduti a 400 euro
I vestiti di alta moda cuciti per 8 euro l'ora e rivenduti a 400 euro

Dodici immigrati, tra cui diversi clandestini, vivevano e lavoravano stipati in un capannone in condizioni igienico sanitarie precarie. Il titolare denunciato per caporalato, sfruttamento e ospitalità di manodopera clandestina

Immigrati clandestini, stipati in un capannone fatiscente in condizioni igienico sanitarie precarie, producevano abiti per griffe d’alta moda. È quello che ha scoperto la guardia di finanza a Samarate, in provincia di Varese, dove ha sequestrato un opificio di sartoria.

Il titolare denunciato per caporalato 

Il titolare dell’attività è stato denunciato per caporalato, sfruttamento e ospitalità di manodopera clandestina e gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Gli immigrati lavoravano e vivevano nel locale, sprovvisto di ogni tipo di permesso e certificazione (compresa quella anti-incendio), in una condizione di totale sfruttamento. All’interno erano stati allestiti dei dormitori clandestini.

Gli immigrati – dodici cinesi, diversi dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno – Producevano i vestiti per otto euro l’ora pagati in nero, vestiti che poi venivano rivenduti al dettaglio al prezzo di 400 euro. All’interno erano presenti anche dei minorenni, che sono tati affidati ai servizi sociali del Comune di Samarate. Oltre al titolare, è stato denunciato anche il proprietario del capannone sequestrato, accusato di irregolarità edilizie dei locali oggetto di locazione. In particolare gli si contesta l’abusivismo edilizio, per la presenza dei locali dormitorio non dichiarati.

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