Malattia misteriosa in Congo: controlli su una donna tornata in Italia con la febbre

11.12.2024
Malattia misteriosa in Congo: controlli su una donna tornata in Italia con la febbre
Malattia misteriosa in Congo: controlli su una donna tornata in Italia con la febbre

Aveva lavorato nella capitale Kinshasa, a oltre 850 km dal focolaio della presunta epidemia, ed è stata ricoverata (per un giorno) in ospedale a Cosenza. Cosa dicono i risultati sui primi campioni analizzati in Congo

Una donna che aveva lavorato a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, è stata ricoverata all’ospedale Annunziata di Cosenza dopo essere rientrata in Italia con febbre e dolori. In via precauzionale i sanitari hanno inviato i campioni prelevati allo Spallanzani di Roma per gli accertamenti. Il Paese africano è in pieno allarme sanitario per un ipotetico focolaio di una misteriosa malattia di cui al momento si sa molto poco, se non che avrebbe provocato qualche decina di decessi e presenta sintomi simili a quelli influenzali.  

Si tratta del secondo caso sospetto registrato in Italia dopo quello del paziente tornato a fine novembre dal Congo con febbre e anemia. La donna ricoverata a Cosenza sarebbe rientrata il 29 novembre ed è andata subito in ospedale per essere dimessa il giorno successivo. La zona in cui aveva lavorato, nella Capitale del Paese, si trova comunque a circa 850 km di strada dal luogo in cui si sarebbe sviluppata l’epidemia, a Panzi, nella provincia di Kwango. 

Il ministero della Salute: “Nessun allarme”

“Nessun allarme, soltanto verifiche – fanno sapere dal ministero della Salute – ci sono vari elementi a tranquillizzare. Prima di tutto il fatto che le due persone non si siano mai avvicinate all’area del focolaio, nel sud ovest del Paese africano. Inoltre entrambi sono guariti senza problemi e non hanno contagiato nessuno tra le persone che hanno incontrato quando avevano i sintomi. La decisione di fare analisi è quindi solo precauzionale”.

Le analisi sui campioni in Congo 

Intanto nelle scorse ore sono stati resi noti i primi test effettuati dall’Organizzazione mondiale della Sanità sulle persone contagiate. Secondo l’Oms 10 dei 12 campioni prelevati sono risultati positivi alla malaria, infezione veicolata dalle zanzare, ma il direttore generale Adhanom Ghebreyesus ha specificato che è  possibile una compresenza di più malattie.

Altri campioni raccolti nella regione rurale di Panzi e portati a Kinshasa per analisi più approfondite sarebbero invece risultati troppo deteriorati. Per raggiungere l’area di Panzi e tornare indietro serve infatti troppo tempo e i campioni si sarebbero degradati durante il viaggio. I risultati di altri test effettuati arriveranno nei prossimi giorni. Per il momento comunque non sarebbe stato registrato un aumento esponenziale dei casi, cosa che invece potrebbe accadere se ci fosse un focolaio di una nuova malattia. Nella Repubblica Democratica del Congo l’allerta resta elevata. 

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