Eredità artistica di Piero della Francesca e Bartolomeo della Gatta, gli affreschi si sgretolano nell’edificio chiuso da anni. Ecco cosa ha scoperto Marco Botti nell’inchiesta su Dossier
Del meraviglioso patrimonio artistico italiano conosciamo gli esempi più famosi. Ma una gran parte è dimenticata in chiese, palazzi, castelli e magazzini. E di questa parte, spesso saccheggiata dai trafficanti di opere d’arte, conosciamo ben poco. Marco Botti, giornalista di Dossier, il nostro quotidiano di approfondimento, ci porta a San Biagio a Monastero, una decina di chilometri da Arezzo.
“La chiesa di San Biagio a Monastero, minuscola località alle pendici settentrionali del Monte Lignano, è a metà strada tra le frazioni di Bagnoro a Santa Firmina – spiega Marco Botti -. Forse non esiste, nel circondario di Arezzo, luogo religioso più emblematico dell’eredità artistica che Piero della Francesca e Bartolomeo della Gatta lasciarono nel territorio nella seconda metà del Quattrocento”. Nella terra di Gaio Clinio Mecenate, che nel primo secolo avanti Cristo ha inventato le sponsorizzazioni culturali, si cercano mecenati in grado di finanziare il restauro di questi affreschi straordinari. Ecco l’inchiesta integrale di Marco Botti su Dossier.