Per giustificare il piano presentato la scorsa settimana, la presidente della Commissione al Parlamento di Strasburgo ha anche citato De Gasperi: “Così scoraggiamo attacchi esterni”
Vladimir Putin è un “vicino ostile” e, per scoraggiare un attacco all’Unione europea, è necessario riarmarsi per ottenere la “pace con la forza”. Ursula von der Leyen ha pronunciato un duro discorso alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo per giustificare la necessità di ReArm Europe, il piano presentato la scorsa settimana dalla presidente della Commissione, che punta a mobilitare fino a 800 miliardi nel blocco per aumentare le spese per la difesa.
Serve impennata nella Difesa
“Abbiamo bisogno di un’impennata nella difesa europea. E ne abbiamo bisogno ora”, ha detto la popolare tedesca, secondo cui “è ora di costruire un’Unione europea della difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l’unità e la forza”.
“Ne abbiamo bisogno prima di tutto a causa della situazione in Ucraina. C’è l’urgente necessità di colmare le lacune nelle forniture militari a Kiev e di fornire all’Ucraina solide garanzie di sicurezza”, ha continuato von der Leyen, sottolineando però che questo “momento della resa dei conti non riguarda solo l’Ucraina, ma tutta l’Europa e la sicurezza dell’intero continente”.
Questo perché “Putin ha dimostrato più e più volte di essere un vicino ostile. Non ci si può fidare di lui, può solo essere scoraggiato”, e per farlo l’Europa deve armarsi, perché “sappiamo che il complesso militare della Russia sta superando il nostro”.
Von der Leyen cita De Gasperi
Von der Leyen ha citato anche Alcide De Gasperi per giustificare la necessità del suo piano per riarmare l’Europa. “Alcide De Gasperi disse: ‘Non abbiamo bisogno solo della pace tra noi, ma di costruire una difesa comune. Non si tratta di minacciare o conquistare, ma di scoraggiare qualsiasi attacco dall’esterno, mosso dall’odio contro un’Europa unita. Questo è il compito della nostra generazione'”, ha dichiarato la popolare tedesca, citando l’ex presidente del Consiglio italiano, fondatore della Democrazia Cristiana e considerato uno dei padri fondatori dell’Ue. “Questo è il momento dell’Europa. E l’Europa sarà all’altezza”, ha promesso von der Leyen.
Il piano
La settimana scorsa la presidente della Commissione ha presentato il piano ReArm Europe, riarmare l’Europa, che propone tra le altre cose un nuovo strumento europeo per concedere prestiti per gli armamenti con una ‘potenza di fuoco’ di 150 miliardi finanziata da nuovi titoli emessi da Bruxelles e di escludere le spese per la Difesa dal conteggio del deficit ai fini del Patto di stabilità. Il piano ha ricevuto l’ok dai capi di Stato e di governo riuniti giovedì scorso in un Consiglio europeo straordinario.
Il nuovo strumento si chiamerà Safe (Security Action for Europe), e secondo quanto spiegato a Strasburgo da von der Leyen i suoi prestiti “potrebbero concentrarsi su alcuni ambiti di capacità strategiche selezionati dalla difesa aerea ai droni, dagli abilitatori strategici al cyber”. Inoltre, ha aggiunto, “questi prestiti dovrebbero finanziare gli acquisti dai produttori europei, per aiutare a rafforzare la nostra industria della difesa” e i contratti “dovrebbero essere pluriennali, per dare all’industria la prevedibilità di cui ha bisogno”.
La protesta dei Cinque Stelle
Deputati, senatori ed europarlamentari del Movimento 5 Stelle, insieme al presidente Giuseppe Conte, sono riuniti davanti alla sede del Parlamento Europeo di Strasburgo, con uno striscione che recita “Basta soldi alle armi”, per protestare contro il piano ReArmEu. L’eurodeputato Danilo Della Valle, ha poi simbolicamente consegnato in Aula, nel banco vuoto occupato in precedenza da von der Leyen, una bandiera europea cucita con quella della pace, sostenendo che la presidente “verrà ricordata come quella che ha tradito i valori e la democrazia”, e che “l’Europa senza pace è morta”.