Accoltellata dal marito ex in parcheggio a Milano, testimoni: “Si appostava da un mese”

22.10.2025 16:55
Accoltellata dal marito ex in parcheggio a Milano, testimoni: “Si appostava da un mese”

Milano, violenza e tragedia: donna accoltellata dall’ex marito

Milano, 22 ottobre 2025 – Una donna di 62 anni, L.R., è attualmente ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Niguarda dopo essere stata accoltellata dall’ex marito nel parcheggio di via Grassini 5, nella zona di Bruzzano, periferia nord di Milano. Secondo le testimonianze, la donna era separata dall’aggressore da tre anni e aveva recentemente deciso di porre fine a una relazione piena di conflitti, riporta Attuale.

Il tragico evento ha scosso la comunità locale, richiamando alla memoria un’altra violenza avvenuta a poca distanza, in un contesto che sembra delineare una preoccupante escalation di crimine in amore. La vicina di casa, testimone dell’agguato, ha descritto di aver sentito un grido disperato seguito da una chiamata allarmi: “Madonna, madonna come la stanno picchiando”.

Poco prima delle 10, la testimone ha cercato di capire meglio la situazione e ha appreso che la vittima era “una ragazza con i capelli lunghi massacrata di botte”, aggiungendo che “c’era tanto sangue”. La violenza, così cruda e repentina, ha lasciato tutti sotto shock.

La fuga dell’aggressore

Il responsabile dell’agguato non è stato immediatamente identificato. La testimone ha riferito che l’ex marito indossava un casco e si è allontanato in motorino. Dopo la chiamata ai soccorsi, i vigili e l’ambulanza sono arrivati rapidamente sul posto, seguiti dai carabinieri, ma gli sforzi per salvare la vita della donna sono stati estremamente complessi.

Questa aggressione letale mette in luce non solo l’intensità della violenza domestica, ma anche un problema sociale più ampio, una “rabbia covata” che, come già visto in altri incidenti, culmina in atti inqualificabili. L’aggressione non è un caso isolato, e i racconti delle vittime si ripetono, tracciando un tragico copione che diventa angosciante.

Confidenze e segnalazioni ignorate

La vicina di casa ha anche raccontato di aver avuto modo di parlare con L.R. nel corso dell’ultimo anno, e di come l’ex marito le portasse fuori il cane, aprendo così un dialogo in cui la vittima condivideva le sue difficoltà nella relazione. “Aveva recentemente conosciuto un altro uomo e la vedevo felice”, ha riferito la testimone, descrivendo la donna come una persona in cerca di una nuova vita.

Un comportamento sospetto e premonizioni ignorate

Inoltre, i segnali di allerta erano stati evidenti. “Da un mese l’ex marito si appostava nel parcheggio, controllando la situazione”, ha spiegato la vicina, aggiungendo che era chiaro che “c’era qualcosa che non andava in lui”. Questa escalation di violenza è stata paragonata a quanto accaduto a Pamela Genini, un altro caso recente che ha suscitato indignazione nel paese, lasciando domande su come tali tragedie possano continuare a verificarsi.

1 Comments

  1. Che tragedia, la violenza non sembra avere fine… L.R. meritava di vivere serenamente, dopo tantissimi anni di sofferenza. È lo specchio di una società malata, dove segnali erano evidenti ma nessuno è intervenuto. Possibile che i nostri occhi non vedano? Queste storie fanno davvero male.

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