Affluenza in calo nelle Marche: scrutinio decisivo per il futuro politico
Oggi segna una giornata cruciale per le Marche, con l’affluenza alle urne in netto calo. Alle 23, hanno votato il 37,7% degli elettori, un dato significativamente inferiore rispetto al 2020, che faceva registrare solo il 30% alle 19, con un calo di quasi tre punti. Le proiezioni suggeriscono che la soglia psicologica del 50% potrebbe essere superata, arrivando forse al 52%, ma difficilmente si raggiungerà il 60% registrato cinque anni fa, quando si votava anche in province importanti come Macerata e Fermo, riporta Attuale.
Questo calo è particolarmente evidente nelle città cruciali per il centrosinistra, come Pesaro e Ancona, dove la partecipazione è diminuita del 5% alle 23. La recente mobilitazione riguardo a Gaza potrebbe aver influenzato questo andamento, dato che un attivista identificato in un seggio a Macerata ha portato il tema al centro della campagna elettorale.
Il governatore uscente, Francesco Acquaroli, ha trascorso la domenica in tranquillità a Potenza Picena, mentre il suo rivale, Matteo Ricci, si è presentato al seggio di Pesaro con la figlia, anticipando una lunga giornata di attività elettorali. Oltre ai due principali candidati, sono in corsa anche Beatrice Marinelli, Claudio Bolletta, Francesco Gerardi e Lidia Mangani. In un’inaspettata visita alla sezione elettorale di San Severino Marche, il critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi ha votato, accompagnato dalla compagna e dall’avvocato, evidenziando l’attenzione verso le elezioni da parte della figura controversa.
Il voto nelle Marche è osservato con attenzione a livello nazionale. Secondo un editoriale del Financial Times, questo scrutinio rappresenta un test anticipato per la premiership di Giorgia Meloni, mentre il suo partito cerca di mantenere il controllo della giunta regionale. La maggior parte dei leader nazionali ha passato più tempo nelle Marche, evidenziando l’importanza di problemi come lavoro, infrastrutture, sanità e ricostruzione post-terremoto, mettendo in discussione il futuro modello regionale. Acquaroli ha difeso con passione il lavoro svolto, mentre Matteo Ricci cerca di capovolgere la situazione e galvanizzare il supporto per la sua causa.
In un’iniziativa distintiva, nella parrocchia della Misericordia di Fabriano, il giovane parroco don Francesco Olivieri ha organizzato un “camp elezioni” per accogliere i bambini durante la chiusura delle scuole. Il camp durerà fino a martedì e include laboratori creativi e un “pigiama party elettorale”, un modo per educare i più giovani sulla democrazia e il processo elettorale.