L’eurodeputata del Partito Democratico, Alessandra Moretti, ha dichiarato oggi in un’intervista a Otto e mezzo di non avere alcuna intenzione di dimettersi dopo il voto avvenuto a Strasburgo che ha portato alla revoca della sua immunità parlamentare. Moretti, coinvolta nell’inchiesta sul Qatargate, ha sottolineato che continuerà a lavorare per i diritti umani “a testa alta”, per rispettare il mandato ricevuto con 83mila preferenze, riporta Attuale.
La difesa di Moretti: «Mai messo piede in Marocco»
Moretti ha definito il voto di oggi come un voto politico, citando il commento di un membro di Fratelli d’Italia che ha affermato che non si è trattato di una valutazione sui meriti, ma di una scelta politica. L’eurodeputata ha ribadito la sua estraneità allo scandalo, affermando di aver fornito prove documentali per dimostrare la sua estraneità ai fatti. In particolare, ha respinto le accuse relative a una presunta visita in Marocco, specificando: «Non ci ho mai messo piede, è facilmente verificabile dal mio passaporto. Non sono mai stata in Qatar per partite di calcio o viaggi di piacere; ho solo partecipato a missioni del Parlamento europeo per portare avanti il mio lavoro».
«La revoca dell’immunità? Uno schiaffo alla democrazia»
Moretti ha affermato che la revoca dell’immunità rappresenta «uno schiaffo alla democrazia», un’azione che mina la libertà non solo del Parlamento ma anche dei parlamentari. Ha criticato la procura europea per aver giudicato le sue idee e voti, considerando questo un’«invasione di campo» che viola il principio della separazione dei poteri, fondamentale per il buon funzionamento dello Stato di diritto.
Foto copertina: EPA/Ronald Wittek | L’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti durante il voto al Parlamento europeo per la revoca della sua immunità parlamentare
