Il tecnico bianconero vuole il record di vittorie nella stracittadina e tre punti per un pass che vale 100 milioni: «Ora uniamo le forze per centrare gli obiettivi». Verso la conferma della squadra che ha battuto la Fiorentina
Diventare il re dei derby è più di una suggestione, visto che ne ha già vinti 13 come Trapattoni, ma questo Toro-Juve potrebbe essere anche l’ultimo in carriera per Massimiliano Allegri. Le incertezze sul suo futuro e le voci che danno Thiago Motta in pole per sostituirlo, però, non tolgono serenità al tecnico bianconero.
«Non ho pensato all’ipotesi dell’ultimo derby – sorride Allegri -, ma so che è un derby importante e speciale: per noi vale molto perché dobbiamo raggiungere l’obiettivo Champions. Poi essere alla pari di Trapattoni, una leggenda del calcio, mi fa enorme piacere e mi riempie di gioia».
Curiosamente l’allenatore livornese c’era sulla panchina bianconera nell’ultimo derby vinto dal Toro, aprile 2015, ma il suo pensiero è focalizzato solo sulla conquista dei tre punti dopo aver battuto la Fiorentina. «Quando vinci vedi le cose in un modo diverso – dice -, ma non dobbiamo mai pensare che sia tutto risolto».
Domani il derby vale la Champions per la Juve e l’ultima speranza di Europa per il Toro. Allegri sa che non sarà facile («Il Toro prende pochi gol: solo 10 in casa») e fa i complimenti a Juric («Giocare contro di lui è sempre difficile: gioca a tutto campo, mette pressione»), mentre confermerà la stessa squadra vista contro la Fiorentina e accetta le critiche per la prestazione offerta domenica scorsa contro i viola.
«Le prendo sempre in considerazione, quando sono ben fatte. Fino al 65′ la Fiorentina non aveva tirato in porta – analizza – e bisogna migliorare nella gestione della palla, poi ci sono i momenti della stagione. Ora i punti pesano di più».
Allegri parla di adrenalina, di voglia e di passione per questo finale di stagione che vale il pass Champions («Ballano anche 100 milioni di euro», sottolinea) e la possibilità di tornare a vincere un trofeo (martedì 23 c’è il ritorno della semifinale di Coppa Italia), mentre sul futuro resta la nebulosa.
«La società deciderà per il meglio, come ha sempre fatto. Ora uniamo le nostre forze per centrare gli obiettivi», dice il tecnico che ha ancora un anno di contratto e commenta così le parole di John Elkann sull’anno zero della Juventus.
«Sono importanti e sottolineano il lavoro iniziato tre anni fa – risponde Allegri – dove bisognava mettere ogni anno dei giovani della Next Gen nella rosa per dare sostenibilità alla squadra. Il lavoro proseguirà con il direttore Giuntoli. Questo dà importanza al lavoro svolto a Vinovo in questi anni».
Fonte: LaStampa