Allerta Ecdc: nuovo ceppo influenzale in Europa, rischio di stagione più grave

20.11.2025 16:55
Allerta Ecdc: nuovo ceppo influenzale in Europa, rischio di stagione più grave

Roma, 20 novembre 2025 – Con l’inverno alle porte, gli esperti allertano: “L’Europa potrebbe trovarsi ad affrontare una stagione influenzale più grave rispetto al passato, soprattutto in caso di una bassa copertura vaccinale”. La previsione proviene dal ‘Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie’ (Ecdc), che ha appena diffuso una valutazione del rischio evidenziando un aumento insolitamente precoce dei casi di influenza, riporta Attuale.

C’è un nuovo ceppo influenzale

Secondo l’Ecdc, “i casi di influenza rilevati stanno aumentando insolitamente presto nei Paesi dell’Unione europea, con un anticipo di 3 o 4 settimane rispetto alle due stagioni precedenti”. Il report dell’agenzia specifica che un ceppo influenzale di recente comparsa, il sottoclade K dell’influenza A (H3N2), sta dominando la circolazione. L’appello è chiaro: “vaccinarsi senza indugio”.

Edoardo Colzani, responsabile virus respiratori dell’Ecdc, mette in guardia: “L’aumento dei casi molto anticipato significa che il tempo è fondamentale. Se avete diritto alla vaccinazione, non aspettate oltre. Vaccinarsi ora è uno dei modi più efficaci per proteggere se stessi e chi ci circonda da gravi malattie quest’inverno”.

Le raccomandazioni: ecco chi dovrebbe vaccinarsi

L’Ecdc, in una nota, raccomanda che “le persone a maggior rischio di malattie gravi […] dovrebbero vaccinarsi senza indugio”. Questo gruppo comprende le persone di età superiore ai 65 anni, le donne in gravidanza, le persone con patologie preesistenti e croniche o immunodepresse, e coloro che vivono in ambienti chiusi come le strutture di assistenza a lungo termine.

Inoltre, l’agenzia esorta: “Vaccinatevi se siete operatori sanitari o lavorate in una struttura di assistenza a lungo termine”. Anche le strutture sanitarie devono rafforzare i loro piani di preparazione e le misure di prevenzione e controllo delle infezioni, incoraggiando il personale e i visitatori ad utilizzare mascherine durante i periodi di maggiore circolazione di virus respiratori.

Altre raccomandazioni includono “la somministrazione tempestiva di farmaci antivirali ai pazienti a più alto rischio” e l’utilizzo della profilassi antivirale durante le epidemie in ambienti chiusi. Infine, i Paesi devono promuovere una comunicazione chiara riguardante la vaccinazione, l’igiene delle mani e le buone pratiche respiratorie per contribuire a ridurre la trasmissione del virus nella comunità.

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