Il 26 agosto 2025 l’ambasciatore statunitense presso la NATO, Matthew Whitaker, in visita in Lituania, ha ribadito che la revisione della presenza militare americana non comprometterà la sicurezza strategica in Europa. Durante l’incontro, ha sottolineato il principio di “nessuna sorpresa”, evidenziando che ogni decisione deve essere condivisa con gli alleati per evitare lacune nella difesa dell’Alleanza.
Guerra in Ucraina e sicurezza del fianco est
Whitaker ha ricordato che la guerra in Ucraina resta il fattore centrale che spinge a rafforzare il fianco orientale dell’Alleanza. La ministra della Difesa lituana, Dovilė Šakalienė, ha rimarcato l’importanza critica delle capacità difensive statunitensi, in particolare nel settore della difesa aerea, considerate essenziali per la stabilità regionale.
Revisione della presenza militare americana
Nel contesto più ampio, Washington sta rivedendo il proprio impegno militare in Europa. Dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, è riemerso il dibattito su un possibile ridimensionamento del contingente, che potrebbe comportare il ritiro di circa 10.000 soldati dall’Europa orientale, in particolare da Romania e Polonia, con ricadute anche sui Paesi baltici. Trump continua a chiedere agli europei di aumentare le spese per la difesa, ponendo in equilibrio gli obblighi alleati e la volontà di responsabilizzare maggiormente l’Europa nella propria sicurezza.
Difesa collettiva e opportunità per l’Ucraina
Una solida presenza americana in Europa, con lo “scudo” difensivo che abbraccia Baltico, Polonia e Romania, rappresenta una garanzia di deterrenza e stabilità. Secondo analisti regionali, questa configurazione crea anche una finestra di opportunità unica per l’Ucraina, rafforzando le prospettive di resistenza contro l’aggressione russa e consolidando l’architettura di sicurezza europea.
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